Chi soffre di più sono i giovani: vanno aiutati

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Stefano

Baldini*

Certamente non sarà una Pasqua come tutte le altre e per me fino a ieri è stata una settimana di lavoro. Oggi alleno una ventina di ragazzi tra i quali ci sono nomi importanti di livello nazionale e internazionale. In particolare Valeria Straneo che sta preparando la maratona che si svolgerà l’11 aprile a Siena e nella quale cercherà il tempo minimo per partecipare alle olimpiadi. Ma anche di molti altri, reggiani e non. Infatti tra Rubiera e Modena abbiamo costituito un centro specialistico del mezzofondo che ha portato tanti atleti a venire a vivere qui per allenarsi ad alti livelli. Diciamo un ritiro permanente non della nazionale, ma di ragazzi che vogliono fare le cose per bene. Chiaramente sarà una Pasqua in famiglia, con mia moglie Virna e con i miei figli Alessia, che ora ha vent’anni, Laura che ne ha nove e Lorenzo che ne ha sei. Solo Alessia fa atletica, mentre gli altri fanno sport che ora sono bloccati, come la ginnastica artistica, il karate e il nuoto. Così per il momento si scatenano solo in giardino o davanti la porta di casa, anche se delle volte mi sfidano a correre e io non posso certamente tirarmi indietro. E’ davvero un brutto periodo: noi meno giovani ce ne facciamo una ragione, ma i nostri ragazzi stanno vivendo i migliori anni della loro vita con tutte queste limitazioni. Parlo dei miei figli, ma anche di tutti gli altri ragazzi. Io credo che l’agonismo possa essere una valvola di sfogo per questi, quindi presto si avvierà la stagione all’aperto, o per meglio dire a porte chiuse e a cielo aperto. Cosa vedo nel futuro? Che il vaccino ci possa davvero liberare da questa brutta cosa. Intanto noi come adulti dobbiamo mettere i nostri ragazzi nella miglior situazione possibile, nella speranza di tornare presto alla normalità di prima del Covid.

*Campione olimpico

di maratona