Ci sono tante storie di vera disperazione

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Dario

Domenichini*

Dopo oltre un anno le imprese interessate dagli effetti negativi sull’economia a causa della Pandemia non sono più in grado di resistere. Tante hanno già chiuso altre sono in procinto di farlo.

Stiamo parlando, per lo più, di piccole attività, spesso a gestione familiare, scarsamente patrimonializzate che si trovano in una situazione angosciante con aiuti insufficienti, utenze, tasse, affitti da pagare pur essendo obbligate a restare chiuse e che nonostante tutto, a parte qualche recente episodio, hanno sempre protestato con dignità e correttezza.

Se è vero che forme di protesta scomposte, dove si arriva addirittura ad episodi di violenza, vanno assolutamente condannate, pur considerando che questi episodi sono frutto della strumentalizzazione di chi ha tutto l’interesse ad alzare il livello dello scontro, si tratta di fenomeni da non sottovalutare e testimoniano come la situazione di tanti piccoli imprenditori sia veramente arrivata alla disperazione.

Se a questo poi aggiungiamo che solo su una parte del paese gravano i danni economici prodotti dalla Pandemia, mentre c’è chi in questa situazione dal punto di vista economico è perfettamente tutelato, questo non fa altro che aumentare la rabbia degli imprenditori che si sentono abbandonati a se stessi.

Diventa ora necessario, da parte del Governo, adottare con estrema urgenza una serie di provvedimenti: ristori veri parametrati agli effettivi giorni di chiusura; una moratoria su mutui e finanziamenti; credito a garanzia dello stato per liquidità; la cancellazione di alcune imposte come cosap e tari; ma sopratutto riaprire il prima possibile le attività che per noi imprenditori è sicuramente la prima fonte di ristoro.

L’insieme di questi provvedimenti sarebbe sicuramente determinante per dare un po’ di fiducia agli imprenditori, evitare di sentirsi soli ad affrontare la crisi generata da questa situazione sanitaria e sopratutto guardare al futuro con un po’ più di fiducia.

*Presidente Confesercenti Reggio Emilia