Consulte di quartiere, polemica su costi e affluenza

Coalizione Civica, Sinistra Italiana e Rec attaccano il Comune: "Un modello fallimentare"

È polemica sulle elezioni delle nuove ‘Consulte di quartiere’. Dopo i dati snocciolati dal Comune che hanno visto andare alle urne poco più di 5mila cittadini (il 3,5% degli aventi diritto) e con commenti di soddisfazione da parte dell’assessore Lanfrando de Franco, paragonando i numeri a Parma dove hanno votato solo 4mila persone (2,5%) alla seconda ‘legislatura’ delle Consulte, arrivano gli attacchi. Sia da parte di alcuni cittadini che hanno criticato la formula sotto i post dello stesso assessore su facebook, ma anche da parte delle opposizioni. In particolare dei ‘detrattori’ che si erano visti bocciare una controproposta sul meccanismo degli istituti di partecipazione in sostituzione delle ex Circoscrizioni. "Quanto sono costate al Comune?", si chiedono Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli di Coalizione Civica che hanno preannunciato un’interrogazione in Consiglio Comunale. "Più che un flop si tratta di un mistero – ironizza Cosimo Pederzoli di Sinistra Italiana – Mi ha fatto sorridere l’immediato e sornione confronto con Parma, ma il dato vero è che hanno voluto replicare un modello fallimentare già nel 2018. Poi i costi: di certo ci sono i 23.180 euro per la creazione della piattaforma digitale oltre ad altri 12mila per 800 manifesti pubblicitari...". Infine, Daniele Codeluppi di Rec: "Avevamo basse aspettative, ma non così... Le consulte in questo modo servono solo per lubrificare i processi di attuazione di piani decisi altrove...".