Coronavirus, positivo un tesserato. La Bagnolese non gioca

Niente esordio in campionato contro il Corticella. La persona è stata messa in quarantena e dovrà sottoporsi a un primo tampone

La Bagnolese stagione 2020-21 deve fermarsi alla vigilia del debutto in campionato

La Bagnolese stagione 2020-21 deve fermarsi alla vigilia del debutto in campionato

Reggio Emilia, 26 settembre 2020 - Non risparmia proprio nessuno. Il coronavirus, che ha colpito tanti giocatori e allenatori in Italia a livello nazionale (tra gli ultimi l’attaccante del Milan Zlatan lbrahimovic e il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic), ha attaccato pure la Bagnolese che pertanto domani non potrà esordire nel campionato di serie D, nella gara prevista al Fratelli Campari contro il Corticella. Si parla di un rinvio al 7 ottobre. La società, su richiesta dell’interessato, non ne fa il nome, ma il fatto che sottolinei la parola "tesserato" sembra far intendere che non si tratti di un giocatore, ma di qualcuno dello staff che gravita intorno alla squadra. "Sì – dice il direttore sportivo Michele Vigliotta –, non abbiamo il permesso della persona positiva al covid19 di comunicare il suo nominativo, per cui ci limitiamo a dire che un tesserato della Bagnolese è risultato positivo all’ultimo test effettuato in pratica alla vigilia dell’inizio del campionato e che pertanto abbiamo contattato l’Usl segnalando il caso". E quindi stop immediato a tutto? "Sì, abbiamo immediatamente sospeso gli allenamenti. In questi giorni tutti i giocatori e lo staff effettueranno il test e quelli che dovessero uscire negativi potranno immediatamente tornare al campo per la ripresa dell’attività". Mentre la persona positiva? "Quella no. E’ già in isolamento domiciliare e tra qualche giorno dovrà sottoporsi a un primo tampone. Poi a distanza di qualche giorno a un altro e solo se entrambi risultassero negativi, potrà riunirsi a noi". E dire che eravate pronti al debutto… "Certo, fa tanta rabbia, ma sono cose che di questi tempi possono succedere. C’è poco da fare: bisogna solo attenersi alle disposizioni sanitarie, in questi casi la salute va messa davanti a tutto. E per noi non è neanche la prima volta". Si spieghi meglio, era già successo un caso di positività? "Sì, però era proprio all’inizio della preparazione. Abbiamo fatto tutti i test e due giocatori sono risultati positivi: questo è stato prima del primo allenamento di agosto, quindi questi due ragazzi non sono neanche entrati al Fratelli Campari e non hanno fatto la preparazione. Anche in questo caso però le rispettive famiglie ci hanno chiesto di non divulgare i nomi, per cui noi ci siamo attenuti. Alcune persone colpite dal covid lo dicono apertamente e serenamente, altre no, sono cose delicate e noi vogliamo rispettare tutti". E ora che succederà? "E’ un … problema, se vogliamo usare una parola diplomatica. Eravamo pronti per giocare con il Corticella, c’era davvero tanta voglia di tornare a dare calci al pallone dopo oltre sei mesi, ma adesso tutti i ragazzi si devono fermare e riprendere alla fine della settimana prossima, magari in vista già della seconda partita e questo stacco può risultare molto difficoltoso sia a livello fisico che mentale". Ma occorre così tanto tempo? "Non tutti i giocatori abitano nel reggiano e qualche azienda sanitaria è più lenta di altre nella disponibilità dei test e degli esiti. Così temo che per sei o sette giorni non sapremo niente, con la tr asferta di Agliana ormai alle porte". E della gara con il Corticella che ne sarà? "La federazione quasi sicuramente dovrebbe metterla in calendario per mercoledì 7 ottobre alle 15, come del resto anche tutte le altre partite che nei vari gironi sono state rinviate per lo stesso motivo".