Coronavirus Reggio Emilia, morto il grande neurologo Riccardo Zucco

Nel 2015 fu ricoverato per 80 giorni dopo il contagio dell’influenza H1N1. Era responsabile dell’Alta specialità cefalee e patologie complesse

Il neurologo Riccardo Zucco, 66 anni

Il neurologo Riccardo Zucco, 66 anni

Reggio Emilia, 4 aprile 2020 - Il virus Covid-19 si è portato via anche il neurologo Riccardo Zucco. Dopo un ricovero di oltre due settimane nella Terapia intensiva del Santa Maria Nuova, il medico è mancato per insufficienza multiorgano da ipossia grave. 66 anni, Zucco era responsabile di Alta Specialità "Cefalee e patologia neurologica complessa" al Dipartimento di Neurologia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia e responsabile del Settore Degenza Uomini nello stesso reparto. Nel 2015 aveva superato una polmonite bilaterale massiva con grave insufficienza respiratoria da virus H1N1. Intubato e sottoposto a tracheotomia, rimase ricoverato quasi 80 giorni ed uscì molto provato dalla malattia e dimagrito di una quindicina di chili. Già allora rischiò la vita, tuttavia riuscì a superare la malattia. Non così questa volta.

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Molto conosciuto in città non solo per la sua attività di neurologo, ma anche per essere stato socio attivo del Rotary Club Reggio Emilia dal 2004 e per averne ricoperto il ruolo di presidente, viene ricordato da colleghi e pazienti come "persona affabilissima, sempre gentile e molto competente, punto di riferimento del settore, meticoloso e scrupoloso, che metteva il paziente sempre al centro". Nato a Sondrio il 18 maggio 1953, Zucco era responsabile della formazione sul campo dei medici della Struttura Complessa di Neurologia ed è stato consulente di Neurologia presso gli ospedali di Castelnovo Monti, Guastalla e Scandiano.

Fu revisore dei conti all’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia e, successivamente, consigliere all’Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri. Direttore responsabile del periodico "Reggio Sanità", organo ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dal 1994 al 1999, nello stesso periodo fu iscritto all’Albo Pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti. Per la stessa testata fu redattore capo dal 1986 al 1987 e vicedirettore dal 1988 al 1993. Fu inoltre docente di Neurologia presso la Scuola Infermieri. Rivestì la carica di coordinatore regionale per l’Emilia Romagna della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) e quella di membro del Consiglio Direttivo. Ancora, fu socio della Società Italiana Medicina del Sonno e della Società Neurologi-Neurochirurghi Ospedalieri. Una cinquantina di articoli scientifici su temi neurologici portano la sua firma.