"Diamo un rifugio antiaereo agli ucraini di Zitomir"

La sottoscrizione alimentare lanciata da don Dossetti supera ogni aspettativa. Reggiani generosi, l’obiettivo ora è creare tre stanze sicure sotto la chiesa

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Zitomir chiama, Reggio risponde.

Poco più di un mese fa, don Giuseppe Dossetti, parroco di San Pellegrino, attraverso gli organi di informazione chiese un aiuto per la città ucraina di Zitomir e in particolare – spiega lo stesso don Dossetti – "per la popolazione anziana e per i migranti interni, cioè per coloro che dal Donbass fuggono verso le città della parte occidentale del Paese".

"La richiesta – racconta il don – era di tremila euro, per poter far giungere un pacco natalizio di alimentari a duecento famiglie. In pochi giorni, la cifra è stata raggiunta e ampiamente superata, sicchè ad oggi siamo a quindicimila euro".

Di fronte a tanta generosità – testimoniata dal corredo fotografico giunto dopo la distribuzione dei sacchetti-viveri – anche gli obiettivi sono diventati più grandi: "Abbiamo allora deciso di aderire a un progetto più ambizioso, immaginato dalla parrocchia francescana di Zitomir: trasformare il sotterraneo della chiesa in rifugio antiaereo, dove però la gente possa trovare accoglienza, un po’ di caldo e l’occasione per un thè e per la ricarica dei telefonini".

Agostino, un giovane ucraino che si sta per laureare in architettura a Parma, trattenuto in Patria dopo essere rientrato durante le vacanze, ha già stilato il progetto di massima.

"E’ vitale – riflette don Dossetti – mantenere gesti semplici di vita comunitaria, perché, oltre alle case, non venga distrutto il tessuto di relazioni e di affetti. Il costo di questo intervento è di 40.000 euro. La Fondazione “Solidarietà Reggiana” può disporre, dopo la colletta di queste settimane e aggiungendo fondi propri, di 30.000 euro".

Insomma, l’obiettivo è alla portata: serve uno strappo finale.

"Per questo, teniamo aperta la sottoscrizione e ringraziamo tutti coloro che stanno mostrando la loro sensibilità a tanta sofferenza. Ringraziamo anche coloro che, pur senza dare un contributo, mantengono il ricordo di questa tragedia. Oggi, la cosa più importante è che tutte le parti si convincano che nessuna di loro può vincere e che la pace è doverosa e possibile".

Ogni versamento va fatto sul conto corrente della Fondazione:

BPM IT 68 X 05034 12800 000000090000, intestato a Fondazione Solidarietà Reggiana.