Reggio Emilia, niente green pass per il docente dopo la seconda dose

La rabbia di una insegnante: "Sono stata intere giornate al telefono per capire il motivo, ma tutti si sono rimbalzati le responsabilità"

Tra le prestazioni gratuite rientrano anche gli esami più comuni, come quelli del sangue

Tra le prestazioni gratuite rientrano anche gli esami più comuni, come quelli del sangue

A fine maggio ha concluso l’iter della vaccinazione anti Covid, con la seconda dose, attraverso il medico di base, come previsto. Ma non riesce ad ottenere il green pass dal Ministero della Salute.

Un problema per una giovane insegnante reggiana della scuola d’infanzia, abitante a Correggio, la quale non riesce a ottenere il certificato verde nonostante i vari solleciti ad Azienda Usl, Regione e Ministero.

"Sono vaccinata con entrambe le dosi – racconta al Carlino – e il mio certificato verde è inesistente. Ho trascorso giornate a telefonare a Usl, Igiene pubblica, ai numeri sanitari di Roma, a farmacie… Per tutti la risposta è stata quella di rimbalzarsi la responsabilità a vicenda. Pur avendo il certificato vaccinale che attesta la mia posizione sanitaria, non riesco ad avere il green pass, che per me non esiste. Chiedo ai vertici dell’Azienda Usl di aiutarmi".

"A livello professionale – aggiunge l’insegnante – non dovrei aver problemi, presentando i certificati vaccinali rilasciati dal medico che ha effettuato le somministrazioni del farmaco anti Covid. Ma è capitato di dover andare a cena al ristorante, ma non ho potuto prenotare i tavoli rimasti disponibili all’interno del locale in quanto non avevo il codice del mio green pass".

Insomma, una vaccinazione effettuata ma rimasta nel limbo del mondo digitale, in qualche cervellone elettronico sovraccarico.

Dall’Azienda Usl, cui abbiamo girato la questione, confermano che i dati della insegnante risultano essere stati inseriti in modo corretto nel sistema sanitario ad opera del medico di base che ha effettuato la doppia inoculazione.

E che non si capisce come mai questi dati non creino in automatico, come sempre accade, il permesso verde sul sistema informatico del Ministero della Salute. Un buco informatico, di quelli che statisticamente si registrano essendo molto ingenti i numeri in gioco nella ca,pagna vaccinale.

"Tenteremo di inserire nuovamente i dati della signora – confermano dalla direzione dell’Azienda Usl di Reggio – sperando che stavolta possa essere superato ogni problema".

Non si può escludere, infatti, che trattandosi di una doppia vaccinazione avvenuta tra metà marzo e la fine di maggio, quando ancora il sistema green pass non era stato completato, possano esserci stati problemi nella elaborazione dei dati.

a.le.