Esami istologici sul corpo di Saman Abbas. La prima ipotesi è che sia stata soffocata

Dopo sette ore di autopsia non è ancora chiara la causa del decesso della diciottenne pachistana. Disposti nuovi accertamenti

Saman aveva addosso i jeans sfilacciati al ginocchio ripresi dalle telecamere

Saman aveva addosso i jeans sfilacciati al ginocchio ripresi dalle telecamere

Com’è morta Saman Abbas? Sette ore di lavoro tra ispezione esterna e autopsia sul cadavere ritrovato a Novellara - che sembra essere proprio il suo - non hanno portato al momento a una risposta univoca, ma a diverse ipotesi. Serviranno anche altri accertamenti, di natura istologica e tossicologica, per capire sia se i segni ritrovati sui tessuti corporei possano essere imputati a traumi violenti inferti alla 18enne pakistana, sia se la sua morte è stata accompagnata da ulteriori circostanze: ad esempio, la somministrazione di sostanze in grado di intorpidirla o avvelenarla. Intanto chi ha assistito agli accertamenti dà, di primo acchito, letture diverse di quanto emerso dalle operazioni condotte venerdì nel laboratorio Labanof dell’Università di Milano a cura dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo, in presenza dell’archeologo forense Dominic Salsarola, entrambi incaricati dal tribunale reggiano di fare la perizia sul cadavere. Erano presenti i consulenti specialisti nominati dalle parte: Vittorio Gatto (per la Procura), Marzio Capra (difese di Ijaz e Nomanulhaq), Bonfiglio Gambarini (difesa Hasnain), Elia Del Borrello e luogotenente Giuseppe De Lotto (associazione Penelope Italia, parte civile). Oltre agli avvocati di parte civile Barbara Iannuccelli (associazione Penelope) e Riziero Angeletti (Ucoii).

Mostra cautela l’avvocato Iannuccelli: "Sui tessuti umani compaiono alterazioni e scollamenti che potrebbero però essere stati causati anche dai movimenti per diseppellirli: erano infatti molto compromessi a causa dell’effetto tappo causato dal terreno argilloso. Tecnicamente - li descrive - appaiono saponificati, e non ridotti a scheletro: dunque sono morbidi e, per fortuna, analizzabili". Per spiegare la natura di questi segni, secondo il legale occorrerà aspettare gli esami istologici: "Se emergerà che intorno sono irrorati di sangue, significa che sono stati arrecati quando Saman era ancora viva, altrimenti sono successivi". Parlare di "taglio al collo", come circolato, secondo Iannuccelli è del tutto prematuro: "Può anche essere uno scollamento dovuto alla riesumazione. L’alterazione c’è, ma sapremo la causa nei prossimi giorni". Il cadavere appare con una folta chioma nera: "Dall’analisi tossicologica dei capelli si potranno avere altre risposte. E anche da quella dello stomaco, per capire il momento del decesso rispetto all’ultimo pasto". L’avvocato Liborio Cataliotti, che assiste l’imputato Hasnain, riferisce le prime osservazioni del proprio consulente, il medico legale Gambarini: "L’ipotesi trapelata di una ferita da taglio mortale al collo va del tutto esclusa".

E argomenta: "A noi risultano una lesione sulla parte posteriore del collo, ma che non è ascrivibile a un’azione violenta, e altre due su quella anteriore, ancora oggetto di valutazione, ma che non derivano da tagli: occorrerà verificare se siano dovute a un corpo avvolgente, cosa che al momento noi escludiamo, a una digitopressione oppure a un altro strumento. Le ipotesi sono più di una, ma al momento è prematuro sbilanciarsi. Saranno necessari anche esami istologici e tossicologici". Di segno opposto la lettura data dall’avvocato Angeletti: "Se Saman fosse stata strangolata, la Tac avrebbe rilevato la rottura dell’osso ioide, ma non è andata così. E anche sul cranio non emergono fratture. Ho invece osservato che la professoressa Cattaneo si è soffermata per ben due ore su un taglio, lungo circa 8-10 centimetri, sulla parte anteriore del collo. Più che con l’asfissia, potrebbe essere spiegabile con uno sgozzamento improvviso. Dall’analisi degli abiti di Saman si vedrà se emergeranno tracce di sangue. Questa tesi dovrà eventualmente trovare conferma nell’analisi dei periti: ho visto la professoressa Cattaneo operare con scrupolo certosino, attenta persino a ogni frammento di terra".