Droga, maxi retata alle ex Reggiane. Smantellata la rete dello spaccio

Blitz della polizia nei capannoni di via Agosti: eseguite 27 misure cautelari

La polizia alle Ex Reggiane (foto Artioli)

La polizia alle Ex Reggiane (foto Artioli)

Reggio Emilia, 12 dicembre 2018 - Maxi retata alle ex Reggiane della polizia, trovata la base degli spacciatori. Dalle prime ore di oggi è in corso l’esecuzione di 27 misure cautelari (diciannove in carcere, quattro agli arresti domiciliari e quattro dell’obbligo di dimora.) emesse dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Emilia, su richiesta della procura.

Durante l’attività di indagine, denominata Rexit, erano già state arrestate, in flagranza di reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, 34 persone e sequestrati ingenti quantitativi di stupefacente (9 chili di eroina, due chili di cocaina, un chilo e mezzo di hashish, un chilo di marijuana e 119 piatine di marijuana).

Gli investigatori hanno documentato centinaia di cessioni, quotidiane, a decine e decine di assuntori. Ricostruita dagli agenti della squadra mobile la catena dello spaccio di eroina che era gestito, a Reggio Emilia, da un cittadino albanese. Questi, secondo l’accusa, era in grado di cedere, settimanalmente, chili di stupefacente ai pusher magrebini attivi, in particolare, nell’area di Parco Ottavi.

Per acquistare lo stupefacente a Reggio Emilia, nel capodanno del 2015, arrivarono due persone dalla provincia di Matera che avevano concordato l’acquisto di un chilo di stupefacente dai trafficanti ‘reggiani’. Entrambi i corrieri erano stati arrestati in flagranza di reato e, oggi, è stata eseguita la misura emessa dal gip a carico degli organizzatori dell’affare illecito.

Il traffico di cocaina, invece, ha condotto gli investigatori alla città di Modena dove abitava un presunto trafficante di rilevanti quantitativi di cocaina (97% il grado di purezza riscontrato sul principio attivo). Secondo quanto emerso dalle intercettazioni, i soggetti spesso gravati da precedenti specifici, si curavano di trasportare, con sé, minime quantità di droga per effettuare le singole cessioni in modo, poi, da poter facilmente giustificarne il possesso con uso personale o invocare l’attenuante del fatto di lieve entità.