"Finalmente potremo difenderci: contestazioni infondate"

"Federica Anghinolfi potrà finalmente esercitare appieno il suo diritto di difesa davanti a un giudice del tribunale, e non in piazza o sul web come purtroppo accaduto finora".

Lo dichiara l’avvocato Rossella Ognibene, codifensore dell’ex responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza insieme al collega Oliviero Mazza: "L’udienza preliminare sarà il primo momento in cui poter finalmente esporre la nostra linea difensiva davanti a un giudice. Anghinolfi è serena: lei è molto determinata a difendersi nel merito", afferma l’avvocato Mazza, che solleva un altro aspetto, riguardante il numero di capi di imputazione legati alla sua assistita, 59 più le integrazioni: "Troppi, e ciò è segno di debolezza dell’impianto accusatorio, che non è stato condensato in modo preciso e puntuale. Le contestazioni risultano infondate nei fatti e difficilmente sostenibili. E ci sono deficit strutturali nelle qualificazioni giuridiche. Spero che l’udienza preliminare serva a riordinare le imputazioni, caratterizzate da un’eccessiva parcellizzazione che rende tutto più difficoltoso".

Fiducioso in una futura assoluzione si mostra anche l’avvocato Andrea Coffari che tutela lo psicoterapeuta di ‘Hansel e Gretel’ Claudio Foti: "Non ho alcun dubbio che emergerà la disarmante inconsistenza delle accuse basate su un costrutto di natura meramente ideologica. Si pretende di mettere sott’accusa i terapeuti che danno ascolto ai bambini dando loro spazio, credibilità e tutela: un tentativo - afferma il difensore - privo di scienza, di senso e antistorico". E tuona: "La verità emergerà in modo ineluttabile. Chi ha già condannato mediaticamente Foti dovrà ricredersi e, nell’ipotesi in cui abbia una coscienza, dovrà pur vergognarsi".

"Finalmente", esordisce l’avvocato Nicola Canestrini, difensore dell’assistente sociale Francesco Monopoli, di fronte all’ultimo sviluppo giudiziario: "Ora potremo dimostrare nelle aule l’enorme strumentalizzazione della vicenda a danno dei bambini stessi che invece si dice di voler proteggere. E siamo sicuri che le molte anomalie, anche investigative, saranno valutate con attenzione da parte dell’autorità giudiziaria". Non si mostra impreparato o sorpreso l’avvocato Giovanni Tarquini, che assiste il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti: "Ce lo aspettavamo, è un passaggio automatico - commenta a proposito della richiesta di processo per l’amministratore pubblico -. Davanti al giudice potremo sviluppare le tante considerazioni difensive che dimostrano l’infondatezza delle accuse verso Carletti".

al.cod.