Reggio Emilia, blitz della Finanza in Comune: 15 indagati per appalti pubblici

Perquisizioni delle Fiamme Gialle in uffici pubblici, società e studi di professionisti. Avvisi di garanzia anche a due ex assessori

Reggio Emilia, 15 indagati per appalti pubblici (foto di repertorio StudioSally)

Reggio Emilia, 15 indagati per appalti pubblici (foto di repertorio StudioSally)

Reggio Emilia, 13 giugno 2019 - Corruzione, falso ideologico, rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio. Sono queste le accuse mosse dalla procura di Reggio Emilia contro quindici indagati che si sono visti recapitare gli avvisi di garanzia dagli uomini della Guardia di Finanza. Al centro dell’inchiesta ci sono presunte irregolarità negli appalti del Comune di Reggio. Da questa mattina sono in atto perquisizioni nello stesso municipio, in alcune società che hanno ricevuto gli appalti e nelle abitazioni private degli indagati. Un maxi-blitz che colpisce al cuore il Comune, con una giunta ancora in fase di insediamento e la vicenda ancora pendente dei dirigenti indagati per gli incarichi professionali.

Sotto la lente d’ingrandimento ci sono alcune questioni: nomina del direttore dell’Azienda pubblica di servizi alla persona; affidamento dei servizi legali ed assicurativi del Comune; gestione dell’asilo nido “Maramotti”; rimozione di veicoli e ripristino sicurezza stradale; gestione di riscaldamento e manutenzioni impianti edifici comunali; gestione di aree di sosta comunali e trasporto scolastico.

Tra i 15 indagati spuntano i nomi anche di due ex assessori. Si tratta di Matteo Sassi – che aveva le deleghe al welfare e che ricopriva anche la carica di vicesindaco nel mandato concluso a maggio della prima giunta Luca Vecchi (pochi giorni fa rieletto dopo la vittoria al ballottaggio) – e di Mirko Tutino, che si occupava di trasporti, mobilità e ambiente.

I due comunque non sarebbero stati riconfermati nella futura giunta per i prossimi cinque anni ancora da nominare. Per loro l’accusa di reato è turbativa d’asta (articolo 353 del codice penale). I fatti contestati ai due dalle Fiamme Gialle che hanno consegnato loro gli avvisi di garanzia – che stamattina hanno proceduto a diverse perquisizioni negli uffici del municipio – si riferiscono alla nomina del direttore dell’azienda pubblica di servizi alla persona (area di competenza dell’assessorato al welfare) e all’appalto per la gestione della sosta su aree comunali (di competenza dell’assessorato alla mobilità).