Frana, sopralluogo coi droni. "Ora c’è pericolo"

Ieri l’indagine dei geologi alle Fonti di Poiano: "Troppa vegetazione, dovremo aspettare l’autunno". A rischio la futura riapertura ai turisti

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L’evento franoso di domenica scorsa crea preoccupazioni e lascia molti dubbi sulla futura fruizione turistica dei luoghi in cui scendono le sorgenti delle Fonti di Poiano. Nessun problema per quanto riguarda la gestione del bar-ristorante delle Fonti in quanto si colloca a debita distanza dalle sorgenti dove è avvenuta la frana ed è facilmente raggiungibile dalla parte opposta (fiume Secchia). Ieri, come preannunciato, è stato fatto un nuovo sopralluogo da parte di geologi esperti del settore. A fare da guida la geologa del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, Alessandra Curotti, la prima ad intervenire domenica scorsa alle Fonti di Poiano con il Presidente del Parco, Fausto Giovanelli, dopo la segnalazione del sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi, accorso sul posto. Son quindi intervenuti ieri assieme alla Curotti: Stefano Lugli, docente dell’Università di Modena e Reggio con la quale è già stato avviato in precedenza uno studio sulle formazioni carsiche dei gessi triassici delle pareti del fiume Secchia, i geologi Massimo Ercolani e Piero Lucci della Federazione Speleologica regionale, oltre al geologo Mauro Chiesi del Gruppo speleologico di Reggio Emilia.

"L’indagine sulle cause che hanno determinato una sorta di esplosione della sorgente maggiore con conseguente frana di materiale roccioso, - ha detto la geologa Crotti - non è facile in questo periodo con il versante di Poiano completamente coperto da vegetazione. Ieri siamo intervenuti con il drone però siamo riusciti a vedere ben poco o quasi nulla. Per riuscire a capire meglio quello che è successo, bisognerà aspettare che cadano le foglie. Solo allora si potrà fare un controllo dall’alto per evitare di arrampicarsi sulla parete che, in ogni caso, sarebbe pericoloso per la fragilità della roccia. Tutti abbiamo la necessità di raccogliere elementi per capire meglio ciò che è accaduto domenica".

La Curotti, per segnalare quanto sia al centro dell’attenzione di esperti il fenomeno delle Fonti di Poiano, rende noto che nel frattempo la zona sarà monitorata e anche oggi sarà oggetto del sopralluogo del geologo responsabile della Regione Emilia Romagna, Giovanni Bertolini, intervenuto anche nel crolla di una massa roggiosa staccatasi dalla Pietra di Bismantova anni fa.

Si stanno movendo diversi geologi con l’intento di mettere insieme diverse informazione per stabilire le cause della frana della sorgente di Poiano, anche se conoscono benissimo i movimenti sotterraneo delle rocce carsiche che, nella loro evoluzione, possono dar luogo a questi fenomeni.

Settimo Baisi