Furto di una collanina a un’anziana Riconosciuta e condannata a 1 anno

Il colpo in casa della donna. . Giovane identificata dalla foto. di un documento. "Era sgranata. e deformata, andremo in Appello"

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L’imputata è stata tradita dalla denuncia di scomparsa di un documento d’identità, sporta da lei stessa. Guardando la foto, mostrata dai carabinieri, un’anziana di 79 anni l’ha riconosciuta come una delle due donne che l’avevano raggiunta nella sua casa di Guastalla con un pretesto, e poi le avrebbero sfilato dal collo una catenina d’oro con una medaglietta raffigurante Gesù. Secondo quanto ricostruito, dapprima avevano annunciato alla padrona di casa che c’era posta per lei. Poi erano salite e, mentre una la distraeva, l’altra sarebbe finita alle sue spalle per rubarle il monile che indossava.

La complice non è mai stata identificata, mentre l’altra, 27 anni, è stata riconosciuta dall’anziana dalla foto. Per la donna, che vive in un campo nomadi, senza precedenti penali, era stato emesso un decreto penale di condanna, relativo al furto dell’8 marzo 2017. Ma la giovane si proclama innocente e, attraverso l’avvocato Giacomo Fornaciari (foto), si è opposta. Ieri, all’esito del rito abbreviato, il giudice Dario De Luca ha ritenuto la giovane responsabile del furto e l’ha condannata a un anno, pena sospesa, con le attenuanti generiche riconosciute equivalenti alle aggravanti.

L’avvocato Fornaciari preannuncia ricorso: "Il riconoscimento da parte dell’anziana è avvenuto attraverso una foto molto sgranata e deformata e a un mese di distanza dal furto - sostiene il legale -. A oggi quello scatto è oltretutto l’unica prova a sostegno della colpevolezza della mia assistita. Dopo la lettura delle motivazioni, che saranno depositate entro quindici giorni, andremo in Appello".

Alessandra Codeluppi