Green pass e vaccini, è allarme "Tante incertezze e lacune normative"

La preoccupazione di Confcooperative: "Il Governo chiarisca anche gli aspetti relativi ai controlli"

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Tra 10 giorni il Green pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori (nella foto in alto una manifestazione contro questo obbligo) , ma i problemi da risolvere sono ancora diversi. E, proprio per questo, ieri Confcooperative ha lanciato l’allarme.

"A pochi giorni di distanza dall’entrata in vigore delle nuove norme su vaccinazioni e green pass nei luoghi di lavoro siamo ancora di fronte ad incertezze e lacune normative pesantissime - scrive in una nota Confcooperative dopo un incontro con gli esponenti di 140 imprese reggiane - - rispetto alla chiarezza di cui hanno bisogno le imprese; per questo sollecitiamo il Governo a mettere mano ad una situazione che va affrontata tanto con decreti quanto con buon senso per raggiungere gli obiettivi fissati in materia di prevenzione del Covid-19.

L’aspetto sicuramente più allarmante è la mancanza dell’annunciato decreto che doveva dettare le linee per i controlli degli accessi nelle strutture sanitarie (case per anziani, in primo luogo) da parte di collaboratori esterni alla struttura (fornitori, personale delle pulizie, manutentori) che sono stati assoggetti all’obbligo vaccinale al pari del personale interno (questo obbligo scatterà il 10 ottobre ndr). A pochissimi giorni di distanza dall’entrata in vigore dell’obbligo, che scatterà a fine settimana, non è dunque chiarita alcuna modalità di controllo; le realtà del settore e gli stessi consulenti - sottolinea Confcooperative – non hanno, dunque, indicazioni essenziali per lo svolgimento di un’attività fondamentale, resa obbligatoria dalla legge e apprezzata – proprio per il suo carattere impositivo - anche dalle strutture per la maggior tutela di ospiti e personale.

A sottolineare questa critica situazione – osserva la centrale cooperativa – valgono anche le oltre 140 domande di chiarimento che sono pervenute nel corso del webinar su “Obbligo vaccinazioni e green pass nei luoghi di lavoro”; per parte nostra, oltre alle risposte fornite in diretta, ci siamo impegnati a rispondere in poche ore a ciascuna delle questioni poste, ma è evidente che per una parte essenziale dei temi sollevati è assolutamente necessaria una risposta normativa e non semplicemente interpretativa".

Per tutto questo ecco, dunque, la sollecitazione di Confcooperative al Governo, "affinchè – conclude la centrale di Largo Gerra – in poche ore metta a punto i dispositivi necessari ad assicurare, seppur con uno sforzo che sarà comunque straordinario, l’applicazione di norme di tutela fondamentali in materia di salute. Anche in vista della successiva introduzione dell’obbligo del green pass (15 ottobre ndr) in tutti i luoghi di lavoro – conclude Confcooperative – chiediamo un lavoro più affinato da parte del Governo per chiarire aspetti attorno ai quali abbiamo già presentato osservazioni e richieste di approfondimento".