Guasto alla caldaia, fuga di monossido. Famiglia rischia di morire avvelenata

Uno dei componenti è riuscito a dare l’allarme. Camera iperbarica, ora sono tutti fuori pericolo

Guasto alla caldaia, fuga di monossido. Famiglia rischia di morire avvelenata

Guasto alla caldaia, fuga di monossido. Famiglia rischia di morire avvelenata

Marito, moglie e due figli di 3 e 8 anni di età sono stati trattati ieri notte nella camera iperbarica dell’ospedale di Fidenza, provenienti dalla loro abitazione di viale Montegrappa, in centro a Novellara, dove poco prima si era verificata una fuoriuscita di monossido di carbonio, forse dalla caldaia, che ha provocato una intossicazione che ha rischiato un dramma.

Per fortuna uno dei componenti della famiglia ha manifestato un malessere generale, fino a perdere i sensi, per poi riprendersi. Sono stati allertati i soccorsi, con la centrale operativa del 118 che ha inviato sul posto l’ambulanza della Croce rossa locale, raggiunta anche dal personale dell’automedica della vicina sede novellarese.

Inizialmente si ipotizzava un malore dovuto a cause neurologiche, ma non appena gli operatori dell’ambulanza sono entrati in casa, è scattata la suoneria dell’impianto di rilevazione di gas, di cui sono dotati gli equipaggi di prima emergenza.

A quel punto, considerato che anche gli altri componenti della famiglia apparivano con sintomi sospetti, si è fatta avanti l’ipotesi che ci fosse monossido di carbonio negli ambienti dell’abitazione. Sono stati chiamati subito anche i vigili del fuoco del distaccamento di Guastalla. Al loro arrivo gli ambienti erano già stato areati, senza più tracce di monossido, ma è stata comunque effettuata una verifica alla caldaia domestica, ipotizzando che possa essere stata un’avaria di quell’impianto a provocare l’intossicazione. Sul posto sono intervenute due ambulanze della Croce rossa di Novellara e Fabbrico che, con l’automedica della Bassa, hanno effettuato il trasporto dell’intera famiglia alla camera iperbarica dell’ospedale di Fidenza, per essere sottoposti alla terapia ossigenante. Le loro condizioni non risultano essere preoccupanti. Non sono in pericolo di vita. Ovviamente, come da prassi in questi casi, i vigili del fuoco e i carabinieri hanno disposto il blocco della caldaia, considerata possibile causa della fuoriuscita di monossido, almeno fino a quando non sarà completato il controllo da parte di un tecnico autorizzato per poter chiarire la causa dell’intossicazione e le condizioni dell’impianto, per mettere in sicurezza l’abitazione.

Antonio Lecci