"I frutti del nostro lavoro si vedranno nel tempo"

L’assessore Lanfranco De Franco rompe il silenzio dell’Amministrazione: "Ma c’è un tema di sicurezza che necessita di risposte efficaci e rapide"

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"Noi come Amministrazione Comunale, nei nostri ambiti di competenza e nel rispetto delle deleghe, stiamo mettendo in campo tutti i progetti che riteniamo praticabili per contrastare qualsiasi forma di disagio giovanile e cercare una migliore integrazione tra ragazzi provenienti da culture diverse. Ma...".

Lanfranco De Franco, assessore alle Politiche abitative, alla Partecipazione, Volontariato e Centri Sociali, è stato l’unico rappresentante che fino ad oggi ha rotto il silenzio su ciò che è accaduto sabato scorso ai Petali, con la colluttazione tra la baby gang che imperversa in quella zona e alcuni tifosi della Reggiana che stavano andando alle loro auto dopo aver assistito alla partita tra i granata e la Pistoiese.

Lo ha fatto attraverso la sua pagina Facebook, mettendo nero su bianco un discorso intriso di equilibrio e di buon senso - efficacissimo dal punto di vista del puro consenso politico, consapevoli, tutti, che quello non era il suo obiettivo primario - in cui traspare una verità assodata e che viene ribadita anche il giorno dopo: "Qui lo stadio non c’entra assolutamente nulla - sottolinea l’assessore De Franco, che, tra l’altro, è uno che la Reggiana ce l’ha nel cuore -. Chi pensa che lo stadio, soprattutto a Reggio, sia popolato di facinorosi che abbiano voglia di dare vita a fenomeni di insicurezza diffusa, non lo conosce come dovrebbe. Al sabato o alla domenica ad assistere alla Reggiana ci vanno famiglie; giovani; ma anche persone in là con gli anni, padri con i bambini. Ciò che è successo ai Petali non ha niente a che vedere con lo ’stadio’. E’ altra cosa".

Ecco appunto, è quel ’altra cosa’ che oggi come oggi merita un approfondimento. Il piano è duplice. Da una parte vi è l’attività dell’Amministrazione che si esprime attraverso tutta una serie di progetti meritevoli di attenzione: "Come dicevo, nell’ambito delle mie deleghe, nei quartieri anche periferici della città abbiamo messo in campo tutta una serie di incontri di comunità, spesso su impulso degli stessi centri sociali che ci chiedono direttamente di farsi parte attiva con iniziative concrete nel cercare di impostare dei percorsi di integrazione seria tra giovani di culture, etnie ed estrazioni sociali diverse. Ma queste attività, che si sviluppano a vari livelli, i frutti li danno nel tempo. E’ un lavoro capillare. Continuo. Una semina, che darà i frutti tra qualche anno". Dall’altro vi è il tema della stretta attualità. Del bisogno di sicurezza del ’giorno per giorno’ che necessita di prese di posizione solide e tempi rapidi: "Il lavoro delle forze dell’ordine è encomiabile nel cercare di arginare fenomeni come quelli che abbiamo visto sabato scorso. I quali non sono i primi - argomenta De Franco - visto che si sono già verificati in altri tempi ed in altri ambiti della città. L’aspetto della repressione di tali fenomeni delinquenziali deve essere seriamente preso in esame".

"Credo, che tutta l’attività di indagine, mappatura, e segnalazione delle forze dell’ordine non debba disperdersi - conclude De Franco -. Al contrario deve avere uno sbocco che presenti risultati tangibili"

ni. bo.