"Il sistema di protezione per Mohamed non ha funzionato a dovere"

"Il sistema di protezione per Mohamed non ha funzionato a dovere"

"Il sistema di protezione per Mohamed non ha funzionato a dovere"

"Mohamed non sia morto invano. Il sistema di protezione non ha funzionato". Un appello e un j’accuse forte all’accoglienza che arrivano per bocca dei segretari generali di Cgil e Cisl, Cristian Sesena e Rosamaria Papaleo. "Dinanzi all’assassinio di un 18enne le prime parole sono quelle del cordoglio alla famiglia e del dolore – affermano Papaleo e Sesena – Prima di tutto è morto un ragazzo: i suoi precedenti con la giustizia vengono dopo. Oggi non parleremo delle problematicità della zona stazione, per le quali da tempo siamo al lavoro con le associazioni del quartiere, ma come sindacati poniamo alcuni interrogativi sul sistema europeo e nazionale dell’accoglienza e sulla rete territoriale dell’assistenza. A quanto si è appreso questo povero ragazzo è giunto minorenne a bordo di un gommone a Lampedusa anni fa. Poi ha iniziato la sua peregrinazione per l’Italia, evidentemente sfuggendo alla rete di inserimento sociale e regolarizzazione. Stupisce che, un minore non accompagnato, per quanto identificato, sia potuto sfuggire alle disposizioni d’accoglienza o, laddove esse abbiano inizialmente funzionato, nel giro di poco tempo possa avere peregrinato per il Paese, commettendo piccoli reati, giungendo a Reggio senza fissa dimora. C’è una protezione internazionale che deve funzionare e non può e non deve lasciare i minori in balia del malaffare".