"Io, vessata da mio marito". Ma è prosciolto

Il marito di origine ghanese è stato prosciolto dalle accuse di maltrattamenti aggravati verso la moglie davanti ai figli, a causa della mancanza di prove solide. La decisione si basa sulla nuova riforma Cartabia che blocca i processi senza prove sufficienti. La vicenda giudiziaria è iniziata nel dicembre 2022, ma la denuncia non è stata formalizzata.

"Io, vessata da mio marito". Ma è prosciolto

"Io, vessata da mio marito". Ma è prosciolto

Il matrimonio stava andando a rotoli, tant’è che la coppia – di origine ghanese e residente a Montecchio – ora sta divorziando. Però che il marito sia stato responsabile realmente di maltrattamenti aggravati e di aver picchiato la moglie davanti ai due figli, è dubbio. Davanti alla contradditorietà dei racconti della donna, l’altra mattina il giudice dell’udienza preliminare Andrea Rat ha prosciolto l’uomo, un operaio di mezza età. Nel decidere si è appoggiato alla "nuova" riforma Cartabia, che prevede di fermare ai blocchi di partenza tutti i processi che ragionevolmente andranno a finire in nulla per mancanza di prove solide. Soddisfatto il difensore dell’uomo, avvocato Giovanni Tarquini (nella foto): "Bisogna pronunciare una sentenza di non luogo a procedere quando gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna". La vicenda giudiziaria è iniziata nel dicembre 2022, quando la donna durante l’ennesima lite fece intervenire i carabinieri. Medicata per contusioni non gravi, raccontò poi di vessazioni e soprusi durati anni, di botte e insulti. Scattò il "codice rosso", con l’allontanamento e il divieto di avvicinamento del marito ma la denuncia non venne formalizzata: il Pm chiese il rinvio a giudizio del coniuge per maltrattamenti in famiglia aggravati dal fatto di essere avvenuti in presenza di minori. Il primo gip, Silvia Guareschi, non lo concesse. La Procura è tuttavia andata avanti e giovedì, davanti ad un nuovo giudice, ha nuovamente chiesto il processo. Lesioni semplici, con pochi giorni di prognosi, e un racconto fumoso della moglie hanno consentito al difensore del marito di ottenere il proscioglimento secondo le previsioni del D.Lgs. 150 dell’ottobre 2022, noto col nome della Guardasigilli del "Governo Draghi" Marta Cartabia.

Francesca Chilloni