"La mascherina? Fanno tutti come gli pare..."

L’obbligo della Fpp2 resta fino al 15 giugno sui mezzi di trasporto, ma gli autisti sono preoccupati: "Ormai non la mette quasi nessuno"

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Sono rimasti in pochi a dare il buon esempio. Da qualche giorno è decaduto l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine, ma non dappertutto. Invece laddove l’imposizione rimane, i cittadini sono già pronti a polemizzare. I mezzi di trasporto sono tra i luoghi dove vige ancora l’obbligo e secondo quanto deciso dal Governo sarà così ancora almeno fino al 15 giugno, quando finalmente verrà eliminato definitivamente, salvo per il settore ospedaliero. Ma Alberto Brescia, che di professione fa l’autista, non è d’accordo con i nuovi provvedimenti: "Io l’avrei prolungato magari fino ad agosto, perché così non basta. Le persone sanno che presto potranno fare senza e quindi non la mettono più neanche ora".

Pare che la nuova disposizione governativa, secondo la quale solo alcuni luoghi sarebbero dispensati dall’uso della mascherina, in cui peraltro resta solo raccomandata, abbia spinto i cittadini a decidere di testa propria anche dove l’obbligo rimane. "Adesso abbiamo perso definitivamente il controllo. Se già prima bisognava litigare per ricordare ai passeggeri di mettersela, ora fanno quello che vogliono – racconta Brescia –. Si siedono in fondo per non farsi vedere, altri invece hanno addirittura la faccia tosta di mostrarsi senza e guai a chi gli dice qualcosa. Siamo arrivati alla frutta, si rifiutano persino di risponderne ai controllori che vogliono mettergli la multa. Anzi li trattano male. Mi è già capitato che per dispetto, alcuni di loro, tagliassero i sedili con il cutter, danneggiando l’autobus".

La situazione di cui racconta Brescia ricorda un cane a briglia sciolta, impossibile da riportare nei ranghi. Infatti l’autista ammette: "Sarebbe stato il caso di prolungare l’obbligo per tutti almeno fino a che i casi non avessero raggiunto stime migliori. Mi sembra troppo presto per lasciarci già la mascherina alla spalle".

Ma il peggio deve ancora venire. A sentire l’autista sono sempre meno le persone che rispettano l’obbligo, sia adulti che adolescenti: "Gli unici ad essere rimasti ligi al dovere – ricorda Brescia – sono gli studenti abituali che porto ogni mattina, loro sono educati e se la mettono, ma quando le scuole chiuderanno non rimarrà più nessuno a portare la mascherina".

Nemmeno le multe e le sanzioni previste per chi non rispetta le regole sembrano spaventare i passeggeri sprovvisti di mascherina che oltre a rispondere male al conducente, possono agilmente rimediare al richiamo decidendo di indossarla all’ultimo minuto, fingendo di averla sempre portata: "Non hanno paura delle multe e se proprio dovessero averne appena chiamo le forze dell’ordine mettono momentaneamente la mascherina per far vedere di averla sempre indossata, quindi non si risolve il problema. Bisognerebbe avere qualcuno che controlla non appena i passeggeri salgono oppure qualcuno che sale in borghese a sorpresa per multare all’istante chi non la mette".

Purtroppo l’esperienza maturata in questi ultimi due anni non è riuscita ad insegnare a tutti il valore del sacrificio per il bene comune. Così Brescia conclude : "Da due anni indosso la mascherina, cercando sempre di dare l’esempio mentre lavoro. Ho tre dosi di vaccino e adesso aspetto che arrivi la quarta. Alle persone che si lamentano e non rispettano le regole vorrei ricordare che non è difficile solo per loro, ma bisogna sempre rispettare chi lavora".

Rosaria Napodano