Guastalla, lumino sulla tomba dopo... 22 anni

Il Comune ha fatto installare la luce votiva sulla tomba di una defunta nel 1996

La tomba con fiori e lumino acceso

La tomba con fiori e lumino acceso

Guastalla (Reggio Emilia), 2 novembre 2018 – E’ stata finalmente installata la lampada votiva alla tomba della signora Doranda Mangora. Già, finalmente. Visto che la lucina è stata attivata a oltre… 22 anni dal decesso della pensionata. Ora la tomba della donna – deceduta nel febbraio 1996 a 84 anni di età – ha la sua lucina, come tutte le altre tombe vicine.

E, in occasione della commemorazione dei defunti, è stato deposto pure un mazzo di fiori da parte del Comune di Guastalla, con tanto di nastro tricolore. La vicenda è ben nota. Da anni, ormai, il Carlino si era occupato periodicamente di questa vicenda. E pure negli ultimi mesi avevamo tenuto “monitorata” la situazione.

Solo negli ultimi giorni è stata installata la lucina alla tomba. Un’incombenza che spettava al Comune, visto che pochi mesi prima di morire, la signora Doranda aveva lasciato tutti i suoi averi all’ente pubblico in cambio di una rendita vitalizia, durata solo pochi mesi.

Per i funerali il Comune aveva speso quasi tre mila euro. Poi fu necessario allestire la tomba: operazione eseguita nell’estate 1999, per una spesa di 2.160 euro. Una somma decisamente inferiore rispetto al valore dei beni lasciati da Doranda al Comune. Ma la tomba era sempre rimasta senza la luce votiva, nonostante le segnalazioni di alcuni cittadini e gli articoli del Carlino.

E dire che i cavi elettrici c’erano già: occorreva solo installare la piccola lampada. E dopo oltre vent’anni, ecco che la luce votiva è arrivata. Va detto che nelle scorse settimane, proprio per colmare la “lacuna” che durava da parecchi anni, un imprenditore si era reso disponibile a coprire “qualunque spesa” fosse stata necessaria per poter installare la lampada alla tomba della pensionata. Erano state chieste informazioni pure a un’agenzia di onoranze funebri per poter sbrigare le pratiche. Ma non c’è stato bisogno dell’intervento privato, visto che il Comune – al quale erano rimasti i beni della signora Doranda già da fine 1995 – ha provveduto a far eseguire l’intervento. Finalmente.