Manfreda, la rinuncia alla deleghe Pd e Casina Futura: "Atto dovuto"

Fornili: "Scelta in linea con quanto avevamo chiesto". Incerti: "Situazione grave"

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Reazioni in montagna alla decisione dell’assessore Tommaso Manfreda, che ha rimesso le deleghe al sindaco Stefano Costi per l’esclusione della ditta Manfreda Costruzioni dalla White list (elenco delle aziende istituito in Prefettura che ha lo scopo di rendere più efficaci i controlli antimafia).

Anna Fornili (foto), capogruppo di Casina Futura, che già aveva invitato Manfreda a lasciare le cariche, ha accolto con favore la remissione delle deleghe: "Riteniamo sia un atto dovuto e necessario nei confronti della nostra comunità, oltre che negli interessi di Manfreda stesso per chiarire, nelle sedi e nei modi opportuni, la sua posizione. La decisione presa da Manfreda e dal sindaco si allinea a quanto da noi richiesto la scorsa settimana. Ribadiamo completa fiducia nell’operato della Prefettura, prendiamo atto di una situazione grave e inaspettata per la comunità di Casina, nella consapevolezza di quanto sia necessario tenere sempre alta la guardia su giustizia e legalità".

La segretaria del Circolo Pd di Casina, Barbara Incerti, ritiene che la scelta di Manfreda di rimettere le deleghe sia giusta. "Un atto di coerenza dovuto – afferma - sia nei confronti dell’ente locale che dell’intera comunità di Casina, oltre che per lo stesso imprenditore per chiarire la posizione della sua impresa, separando il ruolo pubblico dal privato. La nostra posizione è di garantisti nei confronti di tutti e anche di Manfreda, ma va preso atto di una situazione grave, inusuale e inaspettata per la nostra comunità che va tutelata in modo prioritario da infiltrazioni mafiose".

Settimo Baisi