Marocchino morto a Correggio, un arresto per l'aggressione fatale / VIDEO

Ai domiciliari un 33enne per gli esiti di una lite con il 37enne morto il 5 settembre scorso, dopo aver avuto un malore nella caserma dei carabinieri a Reggio

L'aggressione del marocchino in un frame del video

L'aggressione del marocchino in un frame del video

 Correggio (Reggio Emilia), 24 aprile 2018 – La morte di Youness Abouloufa El Idrissi, 37enne di origini marocchine avvenuta il 5 settembre 2017 dopo aver avuto un malore nella caserma dei carabinieri a Reggio, è stata provocata dagli effetti del trauma cranico e da lacerazioni di vasi meningei riportati dopo una caduta originata da una colluttazione tra la vittima e due italiani abitanti a Correggio. Un 33enne di origini siciliane gli aveva sferrato un pugno, facendolo cadere, sbattendo il cranio, la sera del 4 settembre sotto i portici del centro di Correggio. Al diverbio aveva preso parte pure un altro uomo, un 32enne italiano.

Le telecamere della videosorveglianza hanno permesso di risolvere il caso e capire come erano andati i fatti. Ora il pm Giulia Stignani ha disposto gli arresti domiciliari per il 33enne che aveva colpito il marocchino al volto, facendo cadere. Il nordafricano era stato soccorso poco dopo le 20, a terra e privo di sensi. Complice anche l’abuso di bevande alcoliche, l’uomo era andato in escandescenza tanto che erano dovuti intervenire i carabinieri di Bagnolo per farlo portare all’ospedale San Sebastiano di Correggio. Ma qui l’uomo aveva rifiutato le cure sanitarie scagliandosi oggetti e persone. Alla vista dei militari, tornati in ospedale per ristabilire l’ordine, l’uomo aveva aggredito anche i carabinieri, ferendone uno. Il marocchino era stato arrestato e portato in cella a Reggio. Ma qui aveva avuto il malore fatale. Il 37enne quella sera aveva avuto una discussione con altre persone e nonostante fosse manifestamente ubriaco, era stato prima spinto e poi colpito con un pugno in faccia, tanto da cadere a terra sbattendo violentemente il cranio sul pavimento. I carabinieri del nucleo investigativo hanno identificato i responsabili dell’aggressione, già denunciati. Per il 33enne ora è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, che oggi è stata eseguita dai carabinieri.