
Tragedia della solitudine: donna seguita dai servizi trovata senza vita qualche giorno dopo il decesso. Cattivi odori dall’alloggio. L’amministratrice: "Non può essere il condominio a farsi carico delle spese".
Reggio Emilia, 23 novembre 2024 – Una donna poco più che sessantenne, affetta da gravi patologie e risultata tra gli assistiti dei servizi sociali, è stata trovata priva di vita nei giorni scorsi nella sua abitazione, un condominio con dieci alloggi di via Moggi, a Correggio. Da alcuni giorni non la si vedeva uscire di casa. Il sospetto dei vicini è stato segnalato all’amministratore condominiale, Alessandra Giuliani, la quale ha provveduto alla richiesta di intervento delle autorità e dei soccorsi. La padrona di casa è stata rinvenuta senza vita, deceduta da almeno tre giorni, per "cause naturali". Sul posto sono arrivati i soccorsi sanitari con il personale medico, raggiungendo i vigili del fuoco chiamati ad aprire un varco per poter entrare nell’appartamento al piano terra, che era chiuso dall’interno.
E’ stata pure forzata la porta, consentendo l’ingresso al personale sanitario. Ma ogni soccorso è risultato inutile: la donna era già priva di vita. E’ intervenuta anche la polizia locale per gli accertamenti. Dopo un paio d’ore, al termine delle operazioni di emergenza, nell’edificio di via Moggi è rimasto un appartamento con una finestra rotta, una porta forzata e una situazione igienico sanitaria tutt’altro che adeguata alla convivenza con famiglie, anziani e bambini che vivono in quel condominio. La donna deceduta viveva da sola e pare non avere parenti diretti che possano occuparsi delle pratiche burocratiche e tecniche che ora occorre affrontare. "Le istituzioni non sembrano volersi occupare della vicenda – spiega l’amministratrice condominiale Alessandra Giuliani – lasciando ogni incombenza al condominio. Ma non funziona così. Ci è stato detto che per la bonifica e la disinfezione dell’alloggio, di cui si occuperebbero operatori di Iren, è previsto un costo di almeno settemila euro. Ma questa non è certo una competenza degli altri condomini. Se ne dovrebbero occupare le istituzioni, rivalendosi poi sugli eredi oppure acquisendo le proprietà della donna scomparsa". L’amministratore condominiale si è già rivolto a un competente studio legale per ottenere una consulenza tecnica in merito, trovando conferme sul diritto di ottenere un rapido servizio che possa rendere sicuro e salubre l’ambiente dell’edificio. "Abbiamo segnalato il problema ai vari uffici competenti, tra cui Comune e Igiene pubblica. Ma finora non abbiamo avuto riscontro. Ci auguriamo però che possa essere trovata una soluzione al più presto, per evitare il disagio che ora gli altri residenti nel palazzo sono costretti ad affrontare".