Novellara, la tangenziale può...attendere

Il ricorso al Consiglio di Stato dovrà basarsi su norme non retroattive

Un tratto della tangenziale di Novellara

Un tratto della tangenziale di Novellara

Novellara (Reggio Emilia), 12 luglio 2018 – La tangenziale di Novellara continuerà ad attendere la sua conclusione, forse ancora a lungo. La Corte Costituzionale ha espresso l’atteso parere sulla controversia, in particolare sulla legge regionale che disciplina questa materia. Il Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi sul ricorso di Comune di Novellara e Provincia di Reggio contro la sentenza del Tar di Parma (che nel 2016 ha annullato le delibere del consiglio comunale sul Piano operativo comunale che doveva dare il via all’ultimo tratto della tangenziale, basandosi su divieto di ripetizione per più di una volta degli espropri di terreni una volta scaduti i termini previsti), si dovrà basare sui dettami di una legge regionale del 2017 che però non ha effetti retroattivi. E, dunque, si dovrà valutare la vicenda in base alle norme in vigore al momento dell’adozione degli atti impugnati davanti al Tar.

Difficile, a questo punto, che si possa dare un facile via libera all’ultimo tratto della tangenziale, che toglierebbe una notevole mole di traffico da parte del centro abitato e storico novellarese, portando il traffico dalla rotonda di via D’Azeglio verso la Provinciale che collega a Reggiolo e al casello autostradale. A meno che non subentri un adeguato accordo con i proprietari dei terreni, autori dei ricorsi contro le delibere e gli atti degli enti pubblici locali. Un accordo lo chiedono anche le opposizioni consiliari, con il capogruppo di centrodestra, Cristina Fantinati, che ricorda come più volte gli enti pubblici erano stati consigliati a operare senza contrapposizioni con i proprietari dei terreni.