di Lara Maria Ferrari Una bellissima avventura. Così lo storico Carlo Baja Guarienti (Isola della Scala, 1978) chiama l’impresa che lo ha portato a presentare sabato, alla Rocca dei Boiardo di Scandiano, il primo volume della riscrittura a fumetti dell’Orlando Innamorato. Formatosi all’Università di Ferrara, Scuola Normale Superiore di Pisa e Warburg Institute, Baja Guarienti ha pubblicato saggi di storia politica e culturale del Rinascimento. Baja Guarienti, lei si occupa del modo in cui gli eventi storici vengono percepiti e tramandati. Da quali insidie di tipo divulgativo ci dobbiamo guardare nella loro narrazione? "Il rapporto fra gli eventi storici e la loro narrazione è un argomento che non smette di affascinarmi. Studiare i trabocchetti delle narrazioni storiche del passato, poi, ci aiuta a non ricadere negli stessi errori. Bisogna essere onesti con il lettore: non tentare di nascondere lacune o incertezze, non usare trucchi ed essere disposti a mettere in discussione le proprie certezze". Come si accosta un addetto ai lavori alla lettura dei giornali in questi tempi di guerra? "Premesso che mi occupo principalmente di eventi di molti secoli fa, credo che la lettura dei quotidiani e quella dei dispacci del Cinquecento richiedano approcci simili: in entrambi i casi eventi recentissimi sono narrati con l’urgenza di riferire ciò che si è appreso da fonti subito disponibili. Sono ricostruzioni provvisorie, passibili di conferme, correzioni o smentite". Come ci si difende dalle fake news? "La prima regola è essere sempre vigili: non abbandonarsi al flusso delle notizie come una nave senza timone. La seconda è verificare le fonti delle notizie che leggiamo: sono serie e autorevoli? Permettono di ricostruire e verificare l’origine della notizia? La terza – la più importante – è combattere il pregiudizio di conferma, dare credito a chi ci racconta esattamente ciò che vogliamo sentirci dire: un’amara verità ha più ...
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