Prima neve a quota 2000 Stazioni pronte ad aprire

Orari e uso dei ’cannoni’ da valutare in base a costi energia e numero dei turisti. Non si sparerà quella artificiale se non ci sarà quella naturale al suolo

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Prima neve a quota 2000 sul crinale dell’Appennino reggiano. Cerreto Laghi mostra le cime imbiancate in alta quota, segnale di buon auspicio per l’imminente stagione invernale che prenderà il via l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata. I gestori degli impianti di Cerreto Laghi e Ventasso Laghi hanno cominciato a lavorare sulle piste, fiduciosi di poter riprendere appieno l’attività. Tutti sono in attesa della ‘materia prima’ per dare il via agli impianti, ossia della neve. Infatti né il Cerreto né il Ventasso, pur avendo predisposto la rete d’innevamento, anche se le condizioni meteorologiche saranno favorevoli, senza neve al suolo non attiveranno gli impianti di innevamento. Questi saranno messi in funzione quando ci sarà neve naturale, per migliorare le piste. Una decisione che mira a contenere i costi energetici.

"Giovedì 8 dicembre impianti aperti per l’avvio ufficiale della nuova stagione invernale - dice Marco Giannarelli, responsabile della stazione del Cerreto -, siamo fiduciosi di poter iniziare a sciare con tanta neve naturale. Comunque gli impianti di risalita e il rifugio La Piella saranno aperti, anche se la neve non fosse sufficiente ad aprire le piste, per consentire ai turisti di salire in quota e godere appieno il panorama delle nostre montagne. Gli impianti di risalita saranno aperti tutti i giorni, salvo modifiche necessarie per ridurre i costi in base all’affluenza dei turisti".

"Nonostante l’aumento dei costi energetici - prosegue Giannarelli -, terremo aperti gli impianti tutti i giorni, salvo modifiche all’orario di apertura per ridurre i costi, monitorando attentamente l’affluenza dei turisti. In caso di carenza di neve naturale, siamo pronti a intervenire con l’impianto d’innevamento programmato, cercando di monitorare costi e fasce orarie di accensione dell’impianto".

Infine Giannarelli ricorda che, per fronteggiare la pesante situazione dei costi, è stato necessario aumentare i prezzi, circa il 10 per cento, comunque insufficiente a sopperire i costi energetici. "Ci dispiace tantissimo aver applicato questo aumento, - conclude – anche se in linea con le altre stazioni sciistiche. In questi giorni pubblicheremo il listino prezzi completo. Aspettiamo la gente in montagna".

Settimo Baisi