Quattrocento locali sfitti in centro: "Problema superfluo per la giunta"

Ignorata la richiesta di commissione consiliare fatta dal centrodestra. Ferrarini: "Presentata sei mesi fa". E alla lista delle attività che abbandonano l’esagono, si aggiunge Yo-goo. Il titolare: "Città irriconoscibile".

Quattrocento locali sfitti in centro: "Problema superfluo per la giunta"

Quattrocento locali sfitti in centro: "Problema superfluo per la giunta"

Quattrocento locali, una volta sede di attività commerciali in centro storico, ora sono sfitti, "pari ad oltre il 20% degli spazi esistenti". Il dato è riportato in una richiesta di commissione consiliare depositata dall’opposizione in Comune a Reggio. La proposta, che riguarda più in generale la sicurezza in città e mette avanti l’urgenza anche di un focus sul fenomeno delle baby gang, è stata avanzata "da più di sei mesi" fa sapere Filippo Ferrarini, capogruppo di Alleanza Civica. "Ben vengano le cittadinanze onorarie (in riferimento a quella recentemente conferita al cantante Zucchero, ndr) – incalza –. Tuttavia, non possiamo che rimarcare quanto questa amministrazione sia lontana dall’affrontare i problemi veri della città". Riguardo le baby gang, viene messo sul piatto "il rapporto Transcrime dell’università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione col Ministero dell’Interno e della Giustizia, che vede in Reggio uno o degli epicentri in Emilia". Da lì la richiesta all’amministrazione di fornire "una disamina puntuale sulla situazione attuale".

Poi si passa al centro storico e la "desertificazione delle attività commerciali", precisando il fatto che avere le strade con più vetrine spente che illuminate certo non incentiva a frequentare il centro, né a pensare di aprire lì una nuova attività. Tra l’altro, un locale sfitto potrebbe aggiungersi alla lista molto presto. Poco più di due settimane fa Andrea Ferretti, titolare della yogurteria Yo-goo di via della Croce Bianca, a due passi da piazza Casotti, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post dal tono a dir poco amareggiato.

"Il mio rapporto con Reggio, professionale e sentimentale, avrà termine entro 5 mesi – ha scritto –. Non riconosco più i suoi luoghi, il suo mercato, le sue piazze, le persone, le sue periferie. Non riconosco più la sua anima. È diventata una città sciatta, in preda all’anarchia, che non sento più a mia misura. Ogni volta che vado in un’altra città e ci ritorno, mi accorgo del suo decadimento, e questo nonostante sia indubbiamente ad alti livelli come qualità della vita". "Non amo sputare nel piatto dove ho mangiato ma quando il feeling finisce è giusto separarsi – conclude –. Mi dispiace solo per quelli che in centro troveranno l’ennesima lampadina spenta".

Ad oggi le due commissioni consiliari "non sono state ancora convocate – specifica infine ferrarini – malgrado il regolamento indichi il termine di 20 giorni come scadenza per la convocazione dalla richiesta. Abbiamo l’impressione che questa amministrazione sia tanto propensa a consegnare onorificenze quanto lontana da problematiche concrete che tanto stanno a cuore ai cittadini".

Giulia Beneventi