SCUOLA PERTINI2 REGGIO EMILIA

Manca poco all’esame e questo ci fa riflettere sul triennio vissuto, che è stato molto difficile per la pandemia, e sul futuro che ci aspetta

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Manca davvero poco all’esame di terza media, che sarà in assoluto il primo da quando abbiamo iniziato a frequentare la scuola. Come lo scorso anno riusciremo a farlo in presenza, ma la novità è che sono stati reintrodotti gli scritti di italiano e matematica. Tutto normale se non fosse che in questi in questi tre anni c’è stata una vera rivoluzione. La pandemia ha bloccato le lezioni in presenza, ha inserito dad e classroom, ha interrotto le gite, le uscite sul territorio e anche gli esami come si facevano un tempo, non esistono più. Piano piano però la realtà sta cambiando e tutto sembra tornare alla normalità, ma pur sempre ‘mascherata’. Ecco, mi piacerebbe almeno all’esame vedere il volto dei miei professori e se possibile mostrarmi anch’io. Il nostro lavoro ora è mirato a capire come impostare l’orale. Ovvero: ci dobbiamo concentrare per valutare quale argomento vorremmo trattare fra quelli affrontati a scuola, ciò che ha destato più interesse per noi. Quindi c’è chi approfondirà l’ecologia, chi il sogno, chi varie epoche storiche, lo sport, la pace, i diritti delle donne. E di questi temi dovrà sviscerarne tanti aspetti. Mi piace l’idea che io possa scegliere e far cogliere ai miei professori il mio interesse per l’ecologia, argomento di grande importanza e che spero possa rimanere attuale anche negli anni a venire per tutelare il nostro Pianeta. Il giorno dell’esame l’ho immaginato tante volte, i professori davanti a me ed io sola con loro: balbetterò? Mi dimenticherò tutto? Studierò bene? Spero di riuscire a trovare il coraggio di presentare la mia esposizione in modo dignitoso. Spesso mi pongo delle domande e molti dubbi affollano i miei pensieri: perché dovrebbero interrogarmi ancora nelle materie di studio, chiedendomi una formula di matematica o una poesia o un autore? Queste interrogazioni si sono regolarmente svolte nel corso di questi tre anni, ormai credo che i docenti sappiano chi abbia studiato o chi lo ha fatto superficialmente. Dare a noi la gestione di organizzare un discorso che desti interesse che abbia senso e veda più collegamenti possibili non è semplice. A volte mi capita di rivedere dei video girati all’asilo: durante le recite di fine anno o dei miei saggi al Conservatorio e trovo divertente rivedere me stessa anni dopo. Sarebbe davvero bello ed emozionante che i nostri esami fossero filmati a nostra insaputa. Non mi spaventa tanto l’esame in sé, ma l’idea di lasciarmi alle spalle un percorso triennale che è risultato difficile e nello stesso tempo inedito per tutto il mondo scolastico, perché la pandemia ha coinvolto tutti gli studenti e docenti, per iniziarne un altro - spero più libero da costrizioni - e volto a farci scoprire un mondo nuovo. Mi rendo conto che si conclude un periodo per noi delicato perché, da adolescenti, ci affacciamo ad una nuova scuola che consentirà di poter intraprendere avventure spero appassionanti.

Anna Testa III G

Disegno di Anna Testa