Sei giorni per rinascere. Ma anche Sampirisi è ko

Reggiana, al crollo casalingo col Cosenza non seguirà un ’ritiro punitivo’. Col Palermo (sabato, ore 16,15) tornerà Bianco. Serio l’infortunio del difensore.

Sei giorni per rinascere. Ma anche Sampirisi è ko

Sei giorni per rinascere. Ma anche Sampirisi è ko

I cori ‘Vergognatevi’ e ‘Andate a lavorare’, con le forze dell’ordine che sorvegliavano la situazione e i circa trecento tifosi granata che attendevano i giocatori all’esterno dello stadio. Un clima surreale se si pensa ad appena 20 giorni fa, quando la Reggiana usciva a braccia alzate dal ‘Penzo’ di Venezia, ma che invece ricalca alla perfezione l’incubo in cui si sta sprofondando dopo tre sconfitte consecutive.

La società ha scelto di evitare il ‘ritiro punitivo’, la squadra e lo staff si ritroveranno oggi pomeriggio per iniziare a preparare la trasferta di Palermo che è in scaletta sabato alle 16,15. Ci sono sei giorni di lavoro per cercare di (ri)organizzare la squadra e soprattutto recuperarla mentalmente. Per fortuna Nesta avrà nuovamente a disposizione Bianco, uno dei pochi che ha dimostrato di avere carisma e furore agonistico lungo tutto il campionato. Non è un caso che la squadra sia crollata in casa contro il Cittadella dopo la sua sostituzione e che venerdì con il Cosenza abbia fatto ancor peggio.

Certo, non basta un uomo solo per risolvere i problemi, ma se la sua assenza si aggiunge a quelle (pesantissime e forse ‘sottovalutate’…) di Bardi e Girma allora è chiaro che le cose si complichino perché questi tre signori qui, assieme a capitan Rozzio, hanno costituito per mesi e mesi la spina dorsale della Reggiana. Bardi ha parato tutto quello che era umanamente possibile e forse è pure andato oltre, Rozzio ha rappresentato la ‘svolta’ col suo ingresso e il passaggio alla difesa a tre, mentre Girma con i suoi colpi (3 assist e 5 gol a cui andrebbe aggiunto quello ‘propiziato’ col Catanzaro) ha firmato quasi tutte le vittorie più importanti. Tra averli e non averli a disposizione ci passa un mondo per una squadra che adesso, effettivamente, ha le munizioni contate soprattutto in alcune zone del campo.

L’altro grosso equivoco riguarda Portanova: non ha avuto un rendimento costante, ma resta uno dei giocatori con più talento di questa squadra e non può essere perso per strada. A Venezia (gol e assist e la corsa ad abbracciare Goretti) è entrato ‘solo’ perché si è fatto male Girma, ma poi si è infilato nuovamente nel tunnel. Impiegarlo largo sulla destra ad attendere le sovrapposizioni di Fiamozzi ci sembra un sacrilegio, così come lo è preferirgli questo Antiste o quel Melegoni, ormai recordman granata di occasioni perse.

In tutta questa tempesta si è fatto male pure Sampirisi: l’infortunio è serio e la stagione del difensore è di fatto terminata venerdì sera. Praticamente nulle anche le speranze di rivedere Bardi: il portiere non ha ancora ripreso ad allenarsi e l’ultima gara in calendario è il 10 maggio. Tempi troppo stretti. Insomma, piove sul bagnato, ma per fortuna nessuna delle squadre dietro ieri ha vinto e sui playout ci sono ancora 4 punti di vantaggio. Francesco Pioppi