Reggio Emilia, ogni anno 4mila nuovi malati di tumore

Nuovo progetto dell'Ausl per aiutare i malati a reinserirsi nel lavoro

La presentazione del progetto dell'Ausl di Reggio Emilia

La presentazione del progetto dell'Ausl di Reggio Emilia

Reggio Emilia, 25 giugno 2019 – Sono 4mila le persone che ogni anno a Reggio Emilia ricevono una diagnosi di tumore, oltre un migliaio di queste sono in età lavorativa. Per sostenere questi pazienti il punto d’ascolto “Una Mano” offre supporto informativo, sanitario e sociale per affrontare le complessità legate al rientro sul posto di lavoro, una consulenza previdenziale e assistenziale, un percorso di orientamento comprensivo di tirocini professionali e informazioni in caso di indebitamento. L’intervento che si imposta è personalizzato a seconda delle esigenze e degli obiettivi dei pazienti. Le azioni di riabilitazione oncologica e gli interventi di sostegno sono orientati a un complessivo recupero fisico e psichico, alla reintegrazione e alla partecipazione sociale. Lo sportello é fruibile presso “In-Forma Salute” al primo piano del CORE dell’arcispedale Santa Maria Nuova dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. E per giungere alle persone anche tramite il web è nato anche il sito www.una-mano.webnode.it Il progetto quindi offre un aiuto, una mano per tornare a lavorare dopo l’esperienza di un tumore. E’ di questo che si occupa “Una mano” per il reinserimento dei pazienti oncologici che è stato presentato a direttori e ricercatori provenienti dai più prestigiosi e avanzati centri oncologici europei ed extra-europei riunitisi a Bari in occasione degli OECI Oncology Days 2019. L’evento ha visto la partecipazione e il supporto dei direttori scientifici di tutti gli  IRCCS oncologici italiani, di “Alleanza Contro il Cancro”, la più grande organizzazione italiana di ricerca sul cancro, con il Patrocinio del ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e CNR, delle Regioni e di Enti Istituzionali e Scientifici internazionali. L’appuntamento annuale consente ai membri di OECI (Organization of European Cancer Institutes), di condividere competenze ed esperienze a livello mondiale con l’obiettivo di sviluppare e armonizzare attività di cura e assistenza sempre più efficaci in campo oncologico. A presentare al congresso questa nuova opportunità è stat a Sara Paltrinieri, terapista occupazionale dell’Ausl di Reggio Emilia. “L’intervento ha suscitato l’entusiasmo e l’interesse dei convenuti e in molti tra i professionisti presenti vi hanno ravvisato un innovativo modello trasferibile anche ad altri Centri in Italia e non”.