Un intossicato ma nessuno è grave

Dopo l'incendio di un bus a Correggio, intervento sanitario per lieve intossicazione e difficoltà respiratoria in una studentessa. Altri studenti avvertiti di tosse, ma in condizioni rassicuranti. Richiesta di trasparenza sulla manutenzione dei mezzi da parte di Fit Cisl.

Un intossicato ma nessuno è grave

Un intossicato ma nessuno è grave

Nessun intervento diretto dei soccorsi sanitari in piazzale 2 Agosto a Correggio dopo l’incendio del bus di ieri mattina. Ma mezz’ora dopo un’ambulanza della Cri locale ha raggiunto una persona lievemente intossicata, che si trovava tra via Mandriolo e via Circondaria, vicino all’ospedale.

Sempre verso le 8,30 un’ambulanza è stata dirottata al Convitto Corso, in via Bernieri, dove era segnalata una difficoltà respiratoria in una studentessa di 16 anni, di Reggiolo, in seguito a inalazione di fumo. Sul posto è giunta anche l’automedica di Novellara.

La ragazzina è stato poi trasportata in ospedale a Guastalla, per una visita di controllo, ma in condizioni decisamente in ripresa e, dunque, rassicuranti. Anche altri studenti, una volta in classe, hanno avvertito tosse e difficoltà respiratorie, facendosi venire a prendere dai genitori per tornare a casa o per recarsi dal medico di base. Tutti risultano in condizioni rassicuranti.

Il bus incendiatosi era a motorizzazione Euro 5, immatricolato nel 2009 ma giudicato in buono stato generale. Seta segnala come fosse sempre stato sottoposto a manutenzione ordinaria, "superando anche la revisione annuale, avvenuta il 20 aprile". Previsti anche controlli ambientali, anche se la pioggia in atto ieri mattina e un leggero vento sembrano aver limitato gli effetti del fumo nell’aria.

Fit Cisl chiede a Seta, invece, di essere trasparente: "Pubblichi l’elenco dei suoi mezzi, quanti km hanno nel cofano, quanto investe sulla manutenzione e come intende eliminare gli autobus più vetusti. L’azienda dimostri che chi paga un biglietto può viaggiare in sicurezza", dice li coordinatore Fit Cisl Francesco Fusco.

a.le.