Una notte per recuperare il cadavere nel pozzo

E’ stata la moglie a dover riconoscere il corpo di Pedrazzini. Decisivo per il ritrovamento, il fiuto del cane molecolare

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E’ stata un’intensa notte di lavoro quella dei vigili del fuoco. Presentatisi nella proprietà di Giuseppe Pedrazzini, in via Martiri della Resistenza a Cerrè Marabino di Toano, in una zona riparata dalla via che taglia la frazione appenninica. Lì, dopo le attività ispettive da parte dei carabinieri, coadiuvati dalle unità cinofile (il cadavere nel pozzo è stato fiutato da un cane molecolare nel primissimo pomeriggio di mercoledì), è toccato al personale specializzato dei vigili del fuoco iniziare le attività di recupero. Alle 19.50 sono giunti i primi operatori del Saf – il Nucleo Speleo-alpino-fluviale -. Personale altamente specializzato nel recuperoassistenza di persone in luoghi impervi o difficili da raggiungere. Assieme a loro, sono giunte anche due squadre, una dal Comando provinciale di Reggio e l’altra da quello di Scandiano. Le operazioni, lunghe e laboriose, e si sono protratte per tutta la nottata.

La moglie lo ha riconosciuto. Così, al termine di una delicata operazione di recupero (ne parliamo in pagina), il corpo nascosto nascosto in quel pozzo è stato riportato in superficie intorno alle 7.30 di questa mattina. E’ toccato alla moglie di Pedrazzini, la signora Marta, il triste compito del riconoscimento. La consorte ha infatti ammesso che quello nel pozzo era proprio il marito, Giuseppe. Il giallo della scomparsa del 77enne toanese, si è concluso così alle prime luci del mattino di ieri, nel modo più terribile. In meno di un giorno, attraverso il fiuto dei cani molecolari e di un ingente dispiegamento di forze, la vicenda della sparizione di Pedrazzini si è tristemente conclusa.

Due giorni di ricerche. Le ricerche, come già noto, sono durate, sostanzialmente 72 ore. Tutto era iniziato lunedì a seguito di una segnalazione ai carabinieri di Toano da parte dei parenti di Pedrazzini che non avevano più sue notizie da mesi. Lunedì, una prima perlustrazione della zona di Cerrè Marabino non aveva dato gli esiti sperati. Così, martedì, i carabinieri della stazione di Toano, assieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Investigativo, coadiuvati dalle unità cinofile si sono presentati in forze battendo palmo a palmo la proprietà di Pedrazzini e ponendo la casa sotto sequestro. Mercoledì, nel primissimo pomeriggio, la traccia determinante. Un cane molecolare fiuta la presenza di un cadavere in un pozzo. In effetti viene scorta la presenza di una sagoma umana a 4, 5 metri di profondità. Era proprio lui, Giuseppe.

ni. bo.