Unimore sbarca al Capannone 15C: "Alle Reggiane il nostro quarto polo"

Lo spazio riqualificato e dedicato a Giulio Santagata. Prodi: "Anche Mattarella è qui con il pensiero". Il rettore: "Puntiamo su alloggi, mense e trasporti". Torri (Stu): "Presto un giardino dai binari della ferrovia".

Unimore sbarca al Capannone 15C: "Alle Reggiane il nostro quarto polo"

Unimore sbarca al Capannone 15C: "Alle Reggiane il nostro quarto polo"

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto esserci, almeno con il pensiero: festa grande ieri mattina alle Reggiane per l’inaugurazione del capannone 15C che ospiterà il quarto polo universitario, uno spazio immenso dedicato a Giulio Santagata, economista e politico. Con parole di profondo affetto, l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, intervenuto alla cerimonia, ha ricordato colui che è stato il suo braccio destro: "Un collaboratore unico, con una straordinaria capacità di farsi capire e un’attenzione fortissima verso gli equilibri sociali". Dal palco, Prodi ha anche scherzato: "Sono uno dei pochi che potrebbe fare un discorso in dialetto, qui" e ha ricordato quando era ragazzo e "le Reggiane allora erano grandi come la città". Oggi le vediamo rinascere e "ciò vuol dire che c’è stata saggezza nel conservare una comunità con qualcosa che la porterà in avanti". E su Unimore: "È l’unico caso in Italia in cui si sono messe insieme due università, invece che dividersi, e la conseguenza è che questa sta diventano una delle migliori università italiane". Presente anche Graziano Delrio, ex parlamentare e già sindaco di Reggio.

Il capannone, riqualificato con un intervento da 15 milioni di euro, "un esempio eccellente dei risultati della collaborazione tra pubblico e privato", ospiterà i corsi di laurea in Digital Education e Scienze e tecniche psicologiche, nell’ala est del Capannone, su superficie di oltre 1.600 metri quadrati, poi i corsi di laurea in Analisi e gestione dei dati per le imprese e laurea magistrale in Digital Automation Engineering, nell’ala ovest e nella cosiddetta Cattedralina, su una superficie di 1.700 metri quadrati. È stata creata anche una piazza interna coperta di 650 metri quadrati (open space).

Il rettore Carlo Adolfo Porro ha sottolineato che "questo non è un punto di arrivo, ma di partenza, mi ritengo un rettore fortunato" e ha detto che vede "un futuro luminoso davanti, sia come città sia come università dentro la città. L’Università può cambiare la città, e viceversa". Per questo però, per portare giovani, serve un territorio attrattivo, e per esserlo deve offrire servizi, vale a dire "alloggi, mense, trasporti accessibili". Luca Torri, amministratore delegato di Stu Reggiane, ha tenuto a sottolineare che con l’arrivo del quarto polo Unimore si rafforza la vocazione di Reggiane parco innovazione "a essere punto di riferimento per l’alta formazione e la ricerca. La possibilità di far convivere in un unico luogo centri di ricerca, aziende con forte vocazione all’innovazione e università è stato fin dall’inizio un obiettivo" e ha ringraziato Allodi srl e Siro Marin per il gran lavoro svolto, oltre che tutti i professionisti. Torri ha annunciato i progetti futuri: "Dobbiamo ancora fare la ‘cattedrale’ (il Capannone 17), i cui lavori inizieranno a giugno di quest’anno per concludersi nel 2026 (qui ha inaugurato nei giorni scorsi la nuova sede di Officine Credem). Realizzeremo un giardino di 15mila metri quadrati che dai binari della ferrovia arriverà fino a qui. Siamo in cerca di investitori". Tutto questo dopo la già avvenuta riqualificazione del Capannone 15B. Entro fine marzo è invece prevista la conclusione dei lavori del primo stralcio dell’ex mangimificio Caffarri. È stato poi ricordato anche l’intervento gigantesco della Pallacanestro Reggiana su un altro dei capannoni.

Il sindaco Luca Vecchi ha messo l’accento sulla "nuova città che nasce, in stretta connessione con il quartiere di Santa Croce e con gli altri contenitori, dal Malaguzzi all’ex Maffia", una città dedicata ai giovani e non solo, con festival di musica, impianti sportivi e tanto spazio per il tempo libero, "oltre che al lavoro e alla ricerca", mentre Roberta Anceschi, presidente di Unindustria Reggio, ha parlato di "conoscenza, ricerca e innovazione" come degli elementi fondamentali per "affrontare i cambiamenti sociali, ambientali ed economici del nostro tempo", specie la grande sfida della twin transition.

Al termine, è stata scoperta la targa in memoria di Santagata.