Variante del 2013: la prima denuncia

Un proprietario di immobili ha presentato querela: "L’ufficio tecnico mi ha creato un danno economico"

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Dopo le polemiche politiche, in particolare in consiglio comunale, approda ora all’autorità giudiziaria la questione legata alla mancata approvazione della Variante urbanistica del Comune di San Martino in Rio, dopo che era stata adottata in consiglio comunale, nel 2013. Per un "errore tecnico" l’atto non era poi passato alla prevista approvazione, lasciando così in vigore – ma all’insaputa di tutti – la Variante di tre anni prima. Un proprietario di immobili situati in paese, V.V., di 64 anni, ha presentato querela ai carabinieri della locale caserma, ritenendo di essere stato "danneggiato economicamente in merito a una porzione di terreno".

L’uomo indica presunte responsabilità a carico di un ex funzionario dell’Ufficio tecnico, segnalando pure come un rogito previsto nel 2016 non era mai avvenuto per una controversia sulla cessione di una servitù. "L’ufficio concesse una sanatoria a un altro proprietario – sostiene il querelante – con un’operazione a mio parere irregolare, in quanto la struttura aveva superficie superiore rispetto a quella indicata sul mappale. Ogni situazione sospetta era stata segnalata agli uffici competenti, ma nulla stato fatto per porre rimedio alle varie situazioni. Segnalai pure la chiusura di un fosso di mia proprietà. Nessuno era intervenuto". Ora gli approfondimenti dovranno chiarire se la situazione lamentata dal proprietario in questione possa essere stata in qualche modo favorita dagli effetti della mancata approvazione della Variante urbanistica. Antonio Lecci