"Vi racconto Pavarotti, segreti e aspetti poco noti che sono stati la sua forza"

Chicco Salimbeni nel cortile del teatro San Prospero presenta ’Pari e patta’. Testo di Matteo Manfredini, una lettura scenica intervallata dalla musica

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di Stella Bonfrisco

Ha lavorato con i più grandi registi italiani: Federico Fellini, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati. Enrico (Chicco) Salimbeni, attore e regista reggiano, di Castelnovo Monti, è stasera al Cortile del Teatro San Prospero (alle 21,30) con lo spettacolo "Pari e Patta", su un testo dello scrittore – anche lui reggiano – Matteo Manfredini. Salimbeni è interprete e regista. "È una lettura scenica che narra la storia del tenore Luciano Pavarotti - spiega Salimbeni -, mettendo in rilievo gli aspetti meno conosciuti della sua luminosa carriera. Quelle parti più in ombra della sua vita personale e professionale che però sono state i reali punti di forza che lo hanno fatto amare dal pubblico di tutto il mondo e da tanti artisti seppur lontani dal suo genere, che hanno voluto collaborare con lui e condividere il palcoscenico".

Il testo è stato scritto da un altro reggiano, con il quale ormai collabora da tempo.

"Sono tre gli spettacoli teatrali che io e Matteo Manfredini abbiamo realizzato insieme, ormai siamo una coppia affiatata e collaudata. Prima, parlando dello spettacolo, ho usato il termine ‘narra’ non a caso, perché Matteo ha proprio questa attitudine specifica, che non è il semplice raccontare ma coinvolgere chi ascolta nella storia".

Come si articola lo spettacolo?

"E’ una lettura scenica, che si alterna a brani dal repertorio di Pavarotti. Uno spettacolo a tratti molto divertente, ma che sa emozionare e commuovere".

Anche lei, come altri artisti della nostra terra, dopo anni vissuti a Roma è ritornato a casa. Che cosa l’ha portato a questa scelta?

"Dopo parecchi anni a Roma sono tornato perché volevo aprire a Reggio una film commission per la produzione di film ambientati nel nostro territorio. Un progetto a cui tenevo molto, ma che purtroppo non è andato in porto. Nel frattempo però ho avuto modo di riscoprire le mie radici e i miei luoghi, ho iniziato a prendermi cura del castagneto di famiglia. Sto bene, anche se poi il lavoro mi impone qualche spostamento".

La vedremo presto sul grande schermo?

"In autunno uscirà un film che ho girato tra Modena e Bologna. Mi attende poi un altro set. E su Rai1 è in programmazione una fiction dove sono diretto da Rolando Ravello".