Villa Savi non ha acquirenti Colpa del magnifico parco

Il lascito che trasferì la proprietà dell’edificio all’Ipab prevede che il giardino sia aperto al pubblico. E i potenziali compratori dell’immobile desistono

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Più che la necessità di mantenere inalterati gli elementi architettonici, la storica Villa Savi, a Pieve di Guastalla, sembra trovare ormai da anni difficile collocamento sul mercato immobiliare a causa di ben altro vincolo: l’obbligo di aprire al pubblico le porte al giardino della villa liberty, previsto da un passaggio del lascito dell’edificio all’allora Ipab-Casa di riposo, ora Asp-Progetto Persona.

Lo conferma il presidente dell’Asp, Aspro Mondadori: "E’ un vincolo di cui ho saputo da quando mi occupo dell’Asp, proprietaria di quello storico immobile situato in via Pieve. Risulta che già anni fa, quando la villa era stata messa in vendita, c’erano persone interessate all’acquisto per la successiva ristrutturazione. Ma sembra che il vincolo sulla periodica apertura alle visite del pubblico del giardino privato abbia scoraggiato parecchio i potenziali acquirenti".

Nel frattempo gli anni passano e la situazione strutturale della villa non migliorano di certo, con gli interventi di messa in sicurezza che non bastano a garantire un aspetto decoroso a un edificio storico di evidente valore. Di recente sono stati segnalati anche tentativi di intrusione da parte dei sconosciuti, forse alla ricerca di un riparo di fortuna o di possibili oggetti di valore da portare via.

La villa ora è inagibile, così come il giardino, di cui non resta granchè rispetto all’originale, anche per una recente attività di taglio di gran parte degli alberi che si trovavano accanto all’edificio. Villa Savi era stata usata in passato anche come scuola professionale.

Antonio Lecci