Giuliano Industrial, ok al contratto: lavorare meno e guadagnare di più

Previsto per tutti i dipendenti, come accade in tante aziende, un corso di formazione anti molestie Sabrina Giovanelli (Fiom-Cgil): "Ipotesi d’accordo votata all’unanimità dai 150 dipendenti"

Sabrina Giovanelli in corteo durante l’ultimo sciopero nazionale

Sabrina Giovanelli in corteo durante l’ultimo sciopero nazionale

Reggio Emilia, 23 novembre 2023 – Dopo una lunga trattativa tra la Fiom e la direzione aziendale anche i lavoratori della Giuliano Industrial di Correggio, specializzata in smontagomme con 150 addetti, hanno ottenuto il rinnovo del contratto aziendale. Nei mesi scorsi i sindacati avevano presentato la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto aziendale, con numerose richieste votate dai lavoratori per migliorare la condizione lavorativa. Ora l’accordo è arrivato, con il voto unanime dei dipendenti.

L’accordo prevede una importante riduzione di orario, pari a 24 ore all’anno a carico dell’impresa. A questa si aggiunge un’ulteriore riduzione dell’orario, su base volontaria, attraverso la trasformazione di un’indennità oraria del valore di circa 175 euro annuali che può essere trasformata in permessi retribuiti. Come un molte altre imprese reggiane, il contratto prevede pure la formazione obbligatoria sugli stereotipi di genere, in contrasto con le discriminazioni sessuali e contro le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro. Sono stati ottenuti pure un aumento di 30 euro fissi mensili uguali per tutti, un premio di risultato di 900 euro e la conferma dell’indennità oraria di 10 centesimi l’ora, oltre a 58 euro di buoni spesa annuali aggiuntivi ai 200 già previsti, fino a un buono pasto giornaliero di 3 euro per 218 giorni l’anno.

“Il voto unanime dei lavoratori sull’ipotesi d’accordo ci dice quanto sia stato apprezzato l’accordo – spiega Sabrina Giovanelli della Fiom – in particolare la riduzione di orario di lavoro. Abbiamo chiesto che una parte degli incrementi di valore aggiunto sia ridistribuito attraverso una riduzione di orario di lavoro e che questa riduzione sia immediatamente a beneficio della condizione lavorativa, in particolare nelle giornate estive più calde".

In tema di salute e sicurezza viene definita la soglia dei 35 gradi centigradi, con l’obbligo per l’azienda di sedersi al tavolo con le rappresentanze dei lavoratori per ridurre l’impatto delle alte temperature sulla condizione lavorativa. Ma già emerge l’impegno di una moltiplicazione dei ventilatori per i reparti produttivi. Soluzione che permette di migliorare le condizioni ambientali a favore dei lavoratori, in particolari periodi dell’anno.