A lezione contro le molestie. L’azienda Kohler dà l’esempio: "Corsi obbligatori per gli operai"

Ieri alla ex Lombardini l’iniziativa congiunta tra impresa e sindacati con quattro ore di formazione "Nei nostri luoghi di lavoro ci sarà tolleranza zero, al di là del ruolo ricoperto, su ogni discriminazione" .

A lezione contro le molestie. L’azienda Kohler dà l’esempio: "Corsi obbligatori per gli operai"

A lezione contro le molestie. L’azienda Kohler dà l’esempio: "Corsi obbligatori per gli operai"

Una lezione contro le molestie. Sindacati e l’azienda metalmeccanica Kohler uniti contro la violenza di genere. Ieri nella sede dell’ex Lombardini, per la prima volta a Reggio, si è tenuta un’iniziativa congiunta organizzata dalla direzione dell’impresa insieme alle Rsu, Fiom Cgil e Fim Cisl nell’ambito di ’GeneriAmo cultura’ promossa anche a livello nazionale da Uilm e Federmeccanica. Centinaia di operai e operaie hanno preso parte a tre ore dello speciale corso.

Kohler è un esempio nel panorama. Infatti, l’azienda, con il nuovo contratto aziendale da poco stipulato, ha previsto quattro ore di formazione obbligatoria a tutto il personale (sugli stereotipi di genere, per il contrasto alle

molestie, sul linguaggio rispettoso delle differenze) e ha ribadito che dopo aver recepito contrattualmente l’accordo quadro firmato da Cgil, Cisl e Uil. per combattere le molestie nei luoghi di lavoro, avrà "tolleranza zero", al di là del ruolo ricoperto, nei confronti di ogni persona che lavora in azienda che si farà protagonista di atti di molestie o violenza sia psicologica sia verbale. Alla Lombardini il contratto aziendale ha di recente visto un aumento salariale di 1.300 euro fissi annuali e ha trasformato un’indennità legata alla presenza in una quota fissa di

50 euro al mese, riducendo così i percorsi individuali per la creazione del cosiddetto “gender gap salariale”.

Oltre a ciò il contratto aziendale ha previsto strumenti per promuovere un lavoro di cura paritario all’interno delle famiglie, garantendo anche ai padri un periodo di congedo parentale senza penalizzazioni salariali per oltre due mesi e mezzo, che si aggiunge alla possibilità prevista dal contratto collettivo nazionale di usufruire dello stesso strumento anche per due ore al giorno, permettendo sia alle nuove madri sia ai nuovi padri di avere un part-time orizzontale per mesi senza perdite di carattere economico.

All’iniziativa di ieri sono intervenuti Claudia Tondelli (hr manager dell’azienda), Francesca Bonomo (consigliera di parità Kohler) Simone Vecchi (leader della Fiom), Luana Mazza (Cgil), Mario Olivito (Cisl), Federica Riccò (avvocato e presidente dell’associazione Nondasola.