Il set allestito ieri nei pressi dell’ex Opg (Foto Artioli)
Reggio Emilia, 31 maggio 2018 - Ciak si gira. In città, nei pressi dell’ex Opg, in via dei Servi. Sono iniziate ieri le riprese sul set reggiano del film di Giorgio Diritti Volevo nascondermi, sulla vita di Antonio Ligabue. Insieme a Elio Germano, che interpreta l’artista, ieri c’era anche l’attore reggiano di Correggio Andrea Gherpelli, nel cast della pellicola. Lasciato da poco sul piccolo schermo, proprio su di lui si sono dissolte le immagini con cui si è congedata l’ultima stagione di Don Matteo. Ritroveremo quindi Gherpelli, attore con la passione per l’agricoltura, sul grande schermo nella produzione di Palomar, che con questo lungometraggio sulla vita di Toni Ligabue inizia i lavori nella sua nuova sede operativa al Tecnopolo (FOTO).
Le scene girate ieri raccontano gli anni trascorsi dal pittore di Gualtieri al manicomio di San Lazzaro, ormai passato ad altre destinazioni, simulato negli interni dell’ex ospegale psichiatrico giudiziario. Mentre le riprese di oggi e domani – in un set davvero blindato – riguarderanno scene all’aperto in piazza San Prospero e piazza Prampolini, via San Pietro Martire e via Farini. Sono infatti previste restrizioni al traffico e al passaggio. Si è alzata notevolmente l’attenzione dei cineasti, italiani e stranieri, su Reggio e provincia.
Lo scorso anno Luciano Ligabue ha girato in centro storico le scene del suo ultimo film Made in Italy. Lo stesso ha fatto (tra Reggio e Poviglio) il regista Luca Biglione per raccontare in Stato di ebbrezza una drammatica e lunga parentesi della vita della cabarettista Maria Rossi. E ancora: solo qualche settimane fa piazza Martiri del 7 luglio è stata una location del film diretto da Bobby Moresco, Lombardini: the legend.
Mentre il prossimo 5 giugno partiranno le riprese della fiction Gomorra alla discarica Sabar di Novellara e intorno ai ponti di Santiago Calatrava a Mancasale. Volevo nascondermi, nelle sale il prossimo anno, si avvale della sceneggiatura scritta da Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla e racconta l’intera vita di Toni Ligabue: pittore naif e immaginifico, che dipingeva tigri, gorilla, leoni e giaguari vivendo negli sconfinati pioppeti delle golene del Po. Un’esistenza di durezze che è allo stesso tempo una fiaba. Il racconto di un bambino solo ed emarginato che trova nella pittura una forma di riscatto per esprimersi e farsi amare dal mondo.