Ligabue 2017, la notte magica al PalaBigi

In centinaia in fila per ore. Poi la musica è stata la sola protagonista

Ligabue sul palco del PalaBigi (foto Artioli)

Ligabue sul palco del PalaBigi (foto Artioli)

Reggio Emilia, 28 settembre 2017 - «La vita facile» e «Mi chiamano tutti Riko». Due canzoni per scaldare il pubblico. Poi si sfrega le mani e si affida al dialetto: «Oh, stasira sonòm a Réz». Tradotto: «Stasera suoniamo a Reggio». Si sente a casa Luciano Ligabue al PalaBigi dove ha fatto cantare, ballare e impazzire di musica tremila persone ieri sera al PalaBigi. Il solito Rocker di Correggio spettacolare. Col suo consueto total black: t-shirt, gilet, pantaloni e anfibi. Tutto nero. Ma quando imbraccia la chitarra, avvicinandosi al microfono, fa suonare ogni colore. Anche con le corde vocali «nuove», dopo l’operazione subìta e che aveva fatto rimandare la data, ma anche slittare il tour che sta portando avanti nei palazzetti (FOTO).

Un concerto dedicato alle onlus reggiane Grade e Cura.Re, protagoniste delle raccolte fondi per realizzare il nuovo reparto di ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e del Mire (il reparto maternità infantile) a cui sarà devoluto tutto l’incasso. Il Liga ha cantato per loro «Regalami il tuo sogno». Con lo stesso gioco di parole alla vigilia del concerto aveva scritto sulla sua pagina Instagram: «Stasera regaliamo un sogno», come a sottolineare l’importanza dell’evento benefico. «Questa è per i medici, per gli infermieri e per tutti coloro che danno professionalità e fiducia a chi ne ha bisogno – ha detto Ligabue – Ma il pensiero va anche a chi sta male e ha bisogno di cure in questo momento». 

Ligabue non ha mancato poi di promuovere il suo film «Made in Italy» (stesso nome del tour) che uscirà a breve nei cinema. La pellicola, girata in parte a Reggio con gli attori Stefano Accorsi e Kasia Smutniak, è stata anticipata con qualche scena proiettata proprio ieri sera. Le prime due canzoni erano proprio parte integrante del film che ha come protagonista Riko. «Un operaio – dice il Rocker – che ha tutte le ragioni per dire verso fine settimana...». La folla capisce e completa: «E’ venerdì, non mi rompete i coglioni...», come il titolo del singolo che sta avendo un grande successo.

Da qui in poi è magia. I fan si scatenano sulle note dei classici che non passano mai di moda, come «Ho messo via» o «L’odore del sesso». Fino a «Questa è la mia vita» e «A che ora è la fine del mondo». Ci si commuove con «A modo tuo», la canzone che ha scritto per Elisa. Si piange con «Piccola stella senza cielo». E ci si ubriaca di gioia con «Balliamo sul mondo». Ventidue pezzi d’autore per due ore di spettacolo. Che non poteva finire in altro modo. «Certe notti» e «Urlando contro il cielo». Ligabue grida il suo grazie. La sua Reggio lo ama sempre di più. Ancora una volta.