Weber gioca sul dolore. Smith tornerà prima?

Priftis: "Briante non sta bene e cerchiamo di gestirlo con delle iniezioni . Jamar è un duro, la prossima settimana valuteremo le sue condizioni.

Weber gioca sul dolore. Smith tornerà prima?

Weber gioca sul dolore. Smith tornerà prima?

"Ovviamente sarà una gara difficile per entrambe le squadre, noi vogliamo vincere per centrare i playoff e loro per restare in corsa, ma giocando in casa dobbiamo comportarci come avviene di solito: utilizzando tutta la nostra energia e la nostra concentrazione. Non c’è molto da aggiungere…".

È un Priftis comprensibilmente molto serio e focalizzato che si presenta davanti ai taccuini per presentare la sfida con Napoli. Il coach arriva alla partita più importante dell’anno senza il suo uomo più in forma, Jamar Smith, e con Briante Weber che gioca sostanzialmente sul dolore. È chiaro che una sconfitta rappresenterebbe una beffa, perché rimanderebbe all’ultima giornata una qualificazione alla postseason che, di fatto, non è mai stata in discussione prima d’ora. Coach Priftis, lei conosce Smith meglio di chiunque e sa come reagisce agli infortuni: c’è la speranza che possa essere arruolabile per i playoff se non addirittura prima?

"Jamar è un duro, lo conosco bene e nella sua carriera ha giocato molto spesso con il dolore, quindi non è certamente uno che si chiama fuori per un dolorino. Osserveremo giorno per giorno i suoi progressi e poi la prossima settimana lo rivaluteremo".

Vi mancherà un giocatore guida, teme una sorta di ‘contraccolpo’ per la sua squadra?

"È sotto gli occhi di tutti quanto sia importante, ma sono cose che possono succedere e dobbiamo sopperire alla sua mancanza con il collettivo. Sappiamo di avere le qualità per riuscire a competere e vincere anche senza di lui".

Weber che invece è alle prese con un problema al ginocchio, come sta?

"Briante non è al meglio, ma stiamo cercando di gestirlo. Gioca grazie ad antidolorifici ed iniezioni, ma ci sarà. Oltre a lui c’è qualche altra cosetta da gestire, ma non è importante in questo momento e non ci preclude di poter fare una bella partita".

Napoli ha un gioco molto perimetrale, mentre Reggio ora ha una dimensione più interna: è su questi due aspetti che potrebbe decidersi la gara?

"Certamente avranno i loro vantaggi e noi i nostri, ma in queste partite i giocatori perimetrali sanno essere più decisivi anche perché, molte volte, l’impatto dei lunghi dipende anche da come vengono serviti".

Dopo la bruciante sconfitta in Coppa Italia questa sfida con Napoli vi offre anche una sorta di vendetta sportiva…

"Non c’è nessuna vendetta anche perché le partite durano 40 minuti più gli eventuali supplementari e se hanno vinto loro significa che hanno meritato. Adesso non stiamo qui a guardare la classifica e a fare filosofia sul posizionamento, di sicuro vorremmo entrare ai playoff perché siamo sempre stati in questa posizione. La stagione resterà, in ogni caso, soddisfacente".

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