Reggio Emilia, 30 luglio 2011 - Un pezzo di tradizione che se ne va. Chiude lo storico Caffè Arti e Mestieri di via Emilia San Pietro, gestito da ben 23 anni da Alberto Telani, Enzo Bertelli e sua sorella Anna. Oggi l’ultimo giorno di attività. Poi, dopo circa un mese di ‘pausa’, il locale riaprirà i battenti. Con una nuova gestione, ma con lo stesso nome, legato alla storia dell’edificio: un antico palazzo nel cuore della città che fu prima sede di un teatro dialettale e successivamente culla della tradizione gastronomica reggiana.
 

Un punto di riferimento che, nel corso degli anni, ha ospitato numerosi artisti, tra cui Pierluigi Ghianda con i suoi oggetti in legno, Giovanni Sacchi, Marco e Tina Terenzi, Giuliano Melioli con le tarsie policrome ispirate dall’arte degli Indios Marajoara, Lino Sabattini con gli argenti rigorosi, Sandra Davolio, Giovanni Menada, Graziano Pompili e Wainer Vaccari. «Siamo stanchi», dice Enzo Bertelli, spiegando che «mia sorella Anna è andata in pensione un paio di anni fa e, da quel momento, è diventato molto pesante andare avanti da soli. Abbiamo appena otto dipendenti, non siamo mica una grossa azienda». Da qui la decisione di fermarsi. «Ci pensavamo da almeno un anno», continua Bertelli, il cuoco del locale, sottolineando comunque che la decisione non deriva da problemi legati alla crisi: «Come lavoro — dice con un pizzico di emozione — non possiamo certo lamentarci. Non andiamo via perchè non si lavora, ma siamo davvero arrivati alla stanchezza fisica. Ci dispiace tantissimo e recentemente abbiamo ricevuto dai nostri clienti tantissime dimostrazioni di affatto».
 

Lo scorso 14 luglio, in occasione del ‘compleanno’ del Caffè (nato il 14 luglio 1988), «abbiamo fatto una cena con tutti i nostri clienti e amici. Una cosa molto carina». Ma la scelta è ormai irrevocabile. Da domani il Caffè Arti e Mestieri sarà chiuso. «Per quello che mi riguarda farò una lunga vacanza, una sorta di ‘esilio creativo’ in Brasile, dove andrà a vivere per un certo periodo», dice Bertelli che, ringraziando «la città che ci ha fatto stare bene e la famiglia Maramotti che ci ha sempre sostenuto», ricorda: «Quattordici anni fa ho anche scritto un libro di cucina per una casa editrice giapponese e, nove anni fa, in Giappone è stato aperto un Caffè Arti e Mestieri, con gestione nipponica ma con la nostra immagine». Una bella soddisfazione. Uno degli innumerevoli ricordi che, dopo 23 anni di attività, Enzo Bertelli, sua sorella Anna e Alberto Telani porteranno nel cuore.