Reggio Emilia, 17 maggio 2014 - Lo avevano sfidato a riempire quella piazza. E, se di sfida si trattava, Matteo Renzi (foto e video) ieri sera l’ha vinta. Secondo la questura c’erano circa cinquemila persone il 9 maggio sotto la statua del Crostolo per Beppe Grillo. Qualche migliaio in più ieri sera (stessa fonte) per ascoltare le parole del premier. Una platea fittissima e stipata. Piene le vie laterali, così come piazza del Monte e la via Emilia, al suo arrivo mentre si prodigava in calorose strette di mano e abbracci oltre le transenne, in mezzo alla gente. Settemila, secondo le prime stime (prima del comizio era arrivata una telefonata anonima in Questura: "Stasera ci sarà un attentato a Renzi". Leggi la notizia).

"Siamo diecimila qui stasera", griderà invece dal palco il segretario provinciale Andrea Costa. "Stare in piazza per il Pd vuol dire stare a casa. E non dobbiamo nemmeno contarci... Basta contare quanti erano da Grillo e poi moltiplicate per due", ironizza subito l’ex sindaco di Firenze, davanti al microfono. Poi, subito, si rivolge ai concittadini del suo sottosegretario, il "fratello maggiore" Graziano Delrio.

"Ma cosa c’avrete mai a Reggio? — esordisce il presidente del Consiglio — Arrivo tutti i giorni a palazzo Chigi. E quando penso che stiamo per fare delle cose belle, mi metto lì e dico: Be’ potremmo cercare di fare questo investimento sulla scuola... E spunta il sorriso beffardo di Graziano Delrio (video) che dice: Noi a Reggio lo abbiamo già fatto". Risate dal pubblico. E applausi. Continua: "Poi dico: Noi possiamo fare una cosa sulla formazione... E allora Graziano fa: Sì, è una buona idea, l’abbiamo fatto sette anni fa noi a Reggio... " Sorride. E, di nuovo, ringrazia l’ex sindaco di Reggio. Per ritornare, dopo poco, sulle nostre eccellenze: "E mi parla sempre di Reggio Children, Graziano... Devo andare a scoprire come è fatta ’sta Reggio Children; sennò mi prende uno ‘strambuglione’... ".

Tocca i temi nazionali ("Grillo e Berlusconi sono molto più simili di quello che appaiono... Hanno discusso su Hitler e sulla marcia su Roma... Devono avere dei problemi, su queste cose non si scherza... ") Stare in piazza — ha continuato, — "significa dare l’idea di comunità". E si rivolge al leader dei 5Stelle: "Beppegufo non può dire che fa bene chi fischia l’inno nazionale... Uno poi può votare chi gli pare, ma prima che democratici, siamo italiani. Che valori diamo ai nostri figli?"

In una piazza gremita, tante le bandiere del Pd, ma anche uno striscione dei coordinamenti lavoratori esodati Reggio Emilia: Ci volevate sotto i ponti, ci troverete sopra i tetti. E qualche fischio. "Non rispondete alle provocazioni — incalza —. Nelle prossime settimane, il Pd sarà sempre più oggetto di provocazioni, noi risponderemo con il sorriso perché cambieremo le cose anche per loro", rivolgendosi ad alcuni militanti del Pd che discutevano con un piccolo gruppo di contestatori.

"Il 25 maggio si vota innanzitutto per i Comuni, ci sono 27 capoluoghi — ha proseguito Renzi —. L’altra volta è finita 14 a 13 per noi. Chiedo al Pd di mettersi in gioco per avere 20 per noi". Quindi, la volata al candidato sindaco del Pd: "Vecchi non lo mandiamo al ballottaggio: facciamolo vincere al primo turno che sono tutti soldi risparmiati... Io ho vinto al ballottaggio e guardate come sono venuto fuori... " Lo stesso Vecchi che, pochi minuti prima, aveva risposto dal palco alla lettera anonima sulle sue presunte parentele ("dobbiamo respingere con forza e con la schiena dritta ogni tentativo di insediamento mafioso") e citato le parole di Camillo Prampolini ("Uniti siam tutti, divisi siam niente").

Simone Russo e Benedetta Salsi