Rimini calcio senza stipendi, sabato i giocatori fanno sciopero

Non giocheranno a Teramo. “Capiamo l’amarezza della città e dei tifosi, ma la situazione è insostenibile“

Il Rimini a inizio campionato (foto Pasquale Bove)

Il Rimini a inizio campionato (foto Pasquale Bove)

Rimini, 30 marzo 2016 - Se la situazione non si sbloccherà entro venerdì, cioè due giorni, i calciatori del Rimini non scenderanno in campo sabato 2 aprile a Teramo. Uno sciopero che sembra ormai l’unica forma di protesta possibile, dopo che da mesi non vengono pagati gli stipendi.

Il clamoroso l’annuncio ha il sostegno dell’Associazione italiana calciatori (Aic), che sottolinea come da parte della società non siano arrivate soluzioni e risposte, come chiesto insistentemente nelle ultime settimane: “I calciatori si sentono umiliati e denigrati, come professionisti e come uomini, non vi sono più le condizioni per il corretto prosieguo dell’attività sportiva, assolutamente necessario anche in considerazione della specificità della prestazione richiesta“.

Certo la decisione non è indolore: “I calciatori ben comprendono l’amarezza della città di Rimini e soprattutto della tifoseria, che fino a oggi ha supportato l’attività, sobbarcandosi anche i costi di pullman e trasferte - dice sempre l’Aic -. L’assoluta latitanza della società non consente il sereno svolgimento dell’attività lavorativa nell’attuale improvvisazione“.

E ancora: “La situazione è irrimediabilmente compromessa e non consente in alcun modo la prosecuzione dell’attività; valutata l’estrema gravità del contesto, vista l’impossibilità per i calciatori di proseguire il rapporto lavorativo e di adempiere alle proprie obbligazioni - conclude l’Aic - i calciatori e il loro sindacato comunicano che, in assenza dell’adempimento delle obbligazioni maturate entro venerdì primo aprile, viene indetto uno sciopero dei calciatori tesserati del Rimini per il 2 aprile“.