Rimini, 3 giugno 2011 - "PROPOSTA non interessante": è il testo di un sms spedito il 17 marzo 2011 dal ds del Ravenna, il cattolichino Giorgio Buffone — attualmente in carcere per associazione a delinquere finzalizzata ad alterare i risultati di numerosi incontri di calcio di varie serie — al presidente del sodalizio giallorosso Gianni Fabbri. Quel messaggio fu spedito da Buffone alle 19.51. Il 17 marzo era un giovedì: tre giorni dopo, la domenica 20, si sarebbe disputato l’incontro Alessandria-Ravenna, vinto dall’Alessandria per 2 a 1. La proposta cui fa riferimento, secondo l’ipotesi degli inquirenti, era quella ricevuta dal presidente dell’Alessandria Giorgio Veltroni: voleva la vittoria della squadra e avrebbe offerto ‘solo’ 50mila euro al Ravenna per assicurarsi appunto il risultato pieno. «Proposta non interessante».

CHE COSA sapeva Gianni Fabbri delle mosse di Buffone? «Io non ha mai saputo di partite truccate. La società è estranea a questi fatti» si è sgolato Fabbri mercoledì sera in conferenza stampa. Sono sei le telefonate intercettate prima della partita Alessandria-Ravenna del 20 marzo 2011, una delle quattro nel mirino dell’inchiesta della Procura della repubblica di Cremona e che sono intercorse fra il direttore sportivo del Ravenna calcio Giorgio Buffone e l’allenatore Leonardo Rossi, fra Buffone e l’albanese Ismet Mehemeti, fra Buffone e il presidente del Ravenna Gianni Fabbri, fra Buffone e Daniele Deona, ex direttore sportivo del Bellaria calcio e fra Buffone e Marco Pirani, l’odontoiatra anconetano legato a filo doppio al ds del Ravenna.

Ma che Buffone incontrasse Veltroni per discutere di risultati e di denaro risulta chiaro dalla intercettazione del giorno dopo, 17 marzo, alle 17.47 fra Buffone e Marco Pirani, il dentista anconetanto molto legato al ds giallorosso. Dall’intercettazione risulta evidente che l’Alessandria non cercava un pareggio, ma una vittoria e per questo offriva 50mila euro. Una somma ridicola, commenta Pirani. Ha ribadito nelle ultime ore Fabbri: «Noi quella partita dovevamo vincerla, perchè eravamo a un passo dai play off».

EPPURE c’è un sms inviato da Buffone a Fabbri alle 19,51 del 17 marzo, che gli inquirenti ritengono molto importante. Si legge nell’ordinanza che l’attività investigativa «permetteva di cristallizzare come, nonostante la pianificazione di incontri ad alto livello avvenuti tra il responsabile» dell’Alessandria, Giorgio Veltroni e il direttore sportivo del Ravenna Giorgio Buffone, quest’ultimo in nome e per conto del suo Presidente, l’evento non si realizzava solo ed esclusivamente in quanto le trattative effettuate non consentivano di raggiungere l’accordo economico.

«NELLA TELEFONATA del 13 marzo, alle ore 21,47 Buffone parlava con il Presidente dell’Alessandria invitandolo a fare una riflessione sulla possibile ‘combine’. Nella conversazione del 16 marzo alle 13,24 Buffone comunicava all’allenatore Leonardo Rossi di aver ricevuto una telefonata da quella persona (da intendersi il Presidente dell’Alessandria), con il quale aveva fissato un incontro per il giorno successivo. Al termine della conversazione Buffone riferiva all’interlocutore che di quanto appreso avrebbe informato immediatamente il Presidente.