A caccia di rifiuti e relitti sommersi

Presentato il Blue Life Fest, una settimana di eventi dedicati al mare. Omaggio all’ammiraglio Cingolani

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Uscite in mare per raccogliere rifiuti e plastiche, rimozione di relitti nell’invaso Tiberio a monte del Ponte dei Mille, escursioni giornaliere in barca a vela alla scoperta della "vita microscopica e macroscopica che popola l’Adriatico" con una biologa di Fondazione Cetacea. Inoltre l’innovativo progetto MedTa, ovvero la ’tartaruga cameraman in Mediterraneo’, in collaborazione con l’Università di Pisa: giovedì prossimo sul dorso dell’animale verrà fissata una telecamera Go-Pro, che si autosgancerà dopo 4-5 ore, sarà recuperata grazie al gps incorporato, e consentirà a biologi marini ed esperti di "vedere il mare con gli occhi di una tartaruga". Presentato da Fondazione Cetecea, Aganoor, Una vela per Asd e Club Nautico il Blue life fest a Rimini, una settimana di eventi e incontri, durante la quale sarà lanciato il Sailing for blue life! Il progetto - presentato dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria dell’ammiraglio Aleardo Cingolani - prevede tra l’altro una crociera di due mesi in barca a vela tra le due sponde dell’Adriatico, fino alla Ionio e al Mediterraneo, con la biologa marina Carlotta Santolini che gestirà le operazioni di raccolta dati, e il campionamento delle acque, che grazie ai diversi Dna individuati consentirà di individuare le specie marine che sono state presenti nelle 24 ore precedenti. Ma anche snorkeling, dolphin whatching, immersioni nelle aree marine protette. "Una tecnica, quella del prelievo del Dna, che ha permesso di scoprire la presenza della foca monaca in Sardegna due anni prima del suo ritrovamento fisico", spiega Sauro Pari, presidente di Cetacea. Un altro progetto, curato dall’Università di Ancona, punterà a verificare lo "stato di salute del riff", di mare e fondale, le forme di vita autoctone e quelle ’importate’ da altre latitudini per il surriscaldamento globale. Ricchissimo il programma dell’iniziativa, tra escursioni per "raccolte di rifiuti, relitti e reti fantasma"; uscite quotidiane in barca a vela, incontri in tema ambiente. "Da tempo la nostra scuola di vela è stata trasformata in scuola di mare, per capire cosa c’è sopra ma anche sotto la superficie", dice il presidente del Club Nautico Gianfranco Santolini. Ai progetti scientifici si affiancheranno a bordo delle barche a vela altri progetti di carattere sociale come la vela solidale e le immersioni con Hsa Italia, organizzazione internazionale "con lo scopo di avvicinare le persone diversamente abili al mondo della subacquea", coordinati da Moana60 Lab che da anni porta avanti progetti di sport inclusivo. Tutte le sere, dall’aperitivo in poi interventi di ricercatori e dibattiti sul mare, alla banchina del Club Nautico. Alla presentazione hanno preso parte anche l’assessore Anna Montini, il comandante della Capitaneria di Porto Marcello Monaco e il Colonnello Pietro Spanò, comandante della Stazione navale della Guardia di Finanza e Francesco Martinelli, Radar Magazine.

Mario Gradara