A processo per evasione. Falsa fattura per 2 milioni. Ma il giudice assolve Pupa

All’imprenditore, già coinvolto in altri procedimenti giudiziari, era stata contestata un’operazione inesistente tramite la quale aveva nascosto al Fisco un milione di tasse.

A processo per evasione. Falsa fattura per 2 milioni. Ma il giudice  assolve Pupa

A processo per evasione. Falsa fattura per 2 milioni. Ma il giudice assolve Pupa

Era accusato di una falsa fattura da 2 milioni di euro, e di aver evaso in questo modo 842mila euro di imposte dirette e 196mila euro di Iva. Ma alla fine l’imprenditore Erminio Pupa, già al centro di altri procedimenti giudiziari (alcuni dei quali ancora in corso) sempre per questioni fiscali, è stato assolto. La sentenza è arrivata pochi giorni fa.

I fatti contestati a Pupa per questo caso risalivano al 2012, quando una delle società dell’imprenditore aveva ricevuto un’importante commissione per montare i pannelli fotovoltaici in uno stabilimento industriale a Fano, di proprietà di una società cinese. I guai per Pupa sono cominciati quando i cinesi hanno proposto di montare ulteriori pannelli, rispetto a quelli inizialmente previsti. Per farlo serviva liquidità alla società di Pupa. Lui si era rivoto a un faccendiere italo-svizzero, convinto che potesse aiutarlo. Ma le cose non erano andate per il verso giusto. Il cantiere si era bloccato e si era aperto un contenzioso con i cinesi. A quel punto l’imprenditore aveva deciso di fare causa ai cinesi, e si era rivolto a un’avvocatessa riminese dandole il mandato di avviare l’azione legale. L’imprenditore si era fidato dell’avvocatessa, che gli aveva assicurato che la causa era andata a buon fine. La realtà era un’altra: dopo un po’ infatti Pupa aveva scoperto che l’avvocatessa lo aveva truffato. Non aveva avviato alcuna azione legale. Nel frattempo l’attività di Pupa era finita sotto la lente della Guardia di finanza. Conclusa l’indagine, l’imprenditore era finito a processo con altri – in concorso – per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Molti imputati sono stati prosciolti, ma per Pupa il processo è andato avanti.

Qualche giorno fa il processo è arrivato alla conclusione e il giudice ha deciso di assolvere l’imprenditore, difeso dall’avvocato Piero Venturi. La tesi della difesa si è basata (anche) sul fatto che Pupa è stato effettivamente truffato dall’avvocatessa a cui si era rivolto. Guai finiti quindi per l’imprenditore? No, perché Pupa è coinvolto anche in altri procedimenti. L’anno scorso è scattato nei suoi confronti un maxi sequestro di immobili e terreni e di diverse società, nell’ambito di una maxi inchiesta della Guardia di finanza su crediti di imposta legati ai bonus per l’edilizia.