Abusò di moglie e figlia: rischia nove anni

La Procura chiede la condanna per violenza sessuale per il professionista 47enne accusato di aver palpeggiato anche la bimba minorenne

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Una condanna a nove anni. Questo quanto rischia un professionista 47enne, alla sbarra perché accusato di aver abusato sessualmente sia della moglie che della figlia di 12 anni. L’uomo, stando alla denuncia depositata dalla compagna ai carabinieri che lo avevano arrestato nel novembre scorso, avrebbe costretto la donna a un rapporto contro la sua volontà, oltre a numerosi episodi di vessazioni, mentre la piccola sarebbe stata palpeggiata nelle parti intime.

Il processo nei confronti del professionista, difeso dall’avvocato Giuseppe Cincioni, e per il quale sono stati ipotizzati i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata, ieri pomeriggio ha visto al tribunale di Rimini una nuova udienza nel collegio presieduto dal giudice Adriana Cosenza, durante la quale la Procura, nella persona della pm Gallucci, ha chiesto al giudice una condanna a nove anni per le due presunte violenze sessuali, mentre è stata chiesta l’assoluzione dal reato di maltrattamenti in famiglia per mancata abitualità, non per difetto di credibilità delle vittime. Nel corso dell’udienza è stata anche discussa la perizia in cui la minore era già stata dichiarata "incapace di testimoniare", pur essendo in grado di distinguere la realtà dalla finzione.

Al termine delle richieste della Procura, il giudice ha aggiornato il processo fissando una nuova udienza per il 16 dicembre prossimo. In aula era presente anche l’avvocato della donna e presunta vittima di violenza, costituitasi parte civile nel procedimento, rappresentata appunto dalla legale Veronica Magnani, del foro di Rimini.

Francesco Zuppiroli