"Antenne, Rimini non sarà più una giungla"

Approvato in commissione il regolamento per la telefonia mobile. L’assessore Montini: "Decideremo noi dove metterle"

Migration

Quella delle antenne non sarà più una giungla. Dopo lunga gestazione è arrivato il via libera ieri mattina, dalla I e III commissione consiliare al nuovo ’Regolamento per le antenne di telefonia mobile’. Che tra le altre cose indica le ’aree sensibili’ dalle quali i ripetitori per cellulari dovranno stare alla larga: scuole, ospedali e strutture sanitarie pubblice e private, zone di parco e riserve naturali. La novità: sarà il Comune ad avere l’ultima parola. Niente più accordi solo tra gestori e proprietari di siti e terreni. I gestori saranno obbligati a presentare il piano annuale per le nuove installazioni, e il Comune potrà "inviduare i siti più adatti" (in questi anni più volte l’amministrazione ha lamentato di essere stata ’bypassata’). Entro il 30 settembre di ogni anno le compagnie telefoniche dovranno presentare i propri piani di sviluppo con previsioni di nuovi impianti. Le richieste saranno esaminate entro fine anno dal consiglio comunale, formando la ’Mappa delle localizzazioni’ - questa la novità princiapale - dopo "confronto con gli uffici e i portatori di interesse". Il consiglio potrà dare il via libera al nuovo impianto nell’area richiesta, o indicarne un’altra ritenuta più adatta, "in siti di proprietà comunale". Se non fossero disponibili, toccherà al gestore trovare un nuovo sito su terreno privato. Ogni gestore dovrà anche presentare l’elenco degli impianti già presenti. Solo a Rimini oggi ci sono circa 250 antenne; oltre 600 in provincia.

"Siamo arrivati a questo regolamento – spiega l’assessore Anna Montini – confrontandoci con competenze altamente specializzate, ma anche con cittadnii attivi sul tema e i comitati (poco meno di una decina quelli che si sono formati negli ultimi anni, confluiti nel supercomitato anti 5G, ndr). Che ci hanno aiutato nell’elaborazione conclusiva del testo, suggerendo modifiche e integrazioni, diverse di queste accolte e inserite nel testo". "Con questo nuovo regolamento – chiosa Montini – tracciamo una linea rispetto al passato e mettiamo a regime una pianificazione ordinata, capace di tenere conto sia le richieste degli operatori sia la tutela della salute pubblica e le esigenze di tutela dei siti di valore naturalistico e storico". "A dicembre 2021 il nostro gruppo consiliare – afferma Gloria Lisi – aveva presentato una proposta per un nuovo regolamento, bocciata dalla maggioranza. Quello di oggi l’ha ripresa in buona parte, hanno fatto copia e incolla. Sul merito va bene, sul metodo - assenza totale di dialogo con l’opposizione - no".

Mario Gradara