"Aziende tutelate, meno i lavoratori"

In una serata pubblica il segretario della Csdl ha ribadito i tanti dubbi sull’accordo occupazionale

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"L’accordo firmato tutela più le aziende che i lavoratori". Lo ha detto il segretario della Csdl, Giuliano Tamagnini nella serata in cui per la prima volta a San Marino si è parlato diffusamente dell’accordo occupazionale per ‘The Market’ in una iniziativa pubblica, quello organizzato dalla Csdl nella sala Montelupo di Domagnano. La serata ha messo di fronte la stessa Confederazione, rappresentata dal segretario confederale Enzo Merlini e dal segretario Fusc, Alfredo Zonzini, con il segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini, firmatario dello stesso accordo con i promotori, e i consiglieri Giovanni Zonzini di Rete, Eva Guidi di Libera, Nicola Renzi di Repubblica Futura.

"Noi abbiamo chiesto di poter partecipare al confronto con la segreteria di Stato e con la proprietà per tutelare i diritti della categoria che rappresentiamo, i lavoratori – ha detto Tamagnini – Ma questo non è avvenuto. Nell’accordo non è contenuto nessun impegno reale e concreto per favorire in via prioritaria l’assunzione dei sammarinesi e residenti". "Non dimentichiamo che l’investimento lo ha fatto la proprietà, ma che anche lo Stato ha sostenuto costi importanti – ha puntualizzato Merlini – Sappiamo che vi sono state 140 disponibilità da parte dei sammarinesi augurandoci che diventino molti di più. Non tutti però sono pronti, molti dovranno intraprendere dei percorsi di formazione. Siamo in grado di dire che quelli che si sono resi disponibili, una volta che avranno completato l’iter formativo, saranno assunti, o almeno provati, senza se e senza ma? Nell’accordo non vi è nessuna certezza che questo avvenga. Chiedo al Segretario di Stato che quelle 38 persone sammarinesi già assunte diventino 140, ovvero tutti quelli che a San Marino si sono resi disponibili".

Poi la parola passa a Zonzini. "Abbiamo delle professionalità acquisite nel campo della vendita di abbigliamento – ha sottolineato – che comunque vanno riconosciute".